Invece no!
Ti svegli già imbronciato, con quelle labbra meravigliosamente turgide, rosse e lucenti di bava che Madre Natura ti ha fatto (non io perché in famiglia nessuno le ha così belle). Hai passato la notte in mezzo a mamma e papà girandoti miliardi di volte e scagliando calci e manate a destra e a sinistra, dovresti essere sereno. Invece no.
Azzardo una carezza e un "buongiorno, amore mio" per rompere quella colla che ti chiude gli occhi, vederti sorridere e magari avvicinarti a me. Invece no.
Andiamo in cucina dove ti porgo un bibe di latte caldo, ti accarezzo e bacio ancora, ti chiedo se il latte è buono e spero che tu mi risponda. Invece no.
Lavo e vesto me stessa, tua sorella ed infine anche te. Ti chiedo di darmi una mano nel vestirti. Invece no.
"Sei contento di andare a scuola?". So che lo sei e ti piace, spero che tu mi risponda. Invece no.
Mettiamo il giubbotto verde dell’anno scorso. Invece no.
Perché a due anni e mezzo ti prendi il lusso di dirmi che non ti piace più.
Sul pianerottolo ti chiedo di farmi vedere bene le manine così mettiamo i guantini. Invece no.
Un mio urlo squarcia il silenzio della tromba delle scale, fa sussultare gli zerbini, tremare le finestre e saltar fuori il portinaio dalla guardiola.
– E invece sì. Il mestiere dei bambini è quello di obbedire ai genitori e di fare tutto quello che dicono la mamma e il papà. Non ti chiedo più niente perché tu devi fare quello che dico io semplicemente perché lo dico io.
Piange e sibila con aria innocente: "Mamma arrabbiata?"
Penso: sì, sono arrabbiata. Ormai da settimane ti comporti così, oggi sono nervosa. E adesso ti scarico al nido.
Lo lascio tra gli amici. Gioca subito spensierato. Esco e spero che passi presto l’epoca dei NO.
O invece no?
con i figli ci vuole calma e pazienza. altrimenti è meglio non farli.
Giuro che avrei potuto scriverlo io questo post, scale a parte combacia ogni cosa!Sarà l’annata? un pò di pazienza, ce ne vuole infinita lo so… e immagina che io ho anche una monellina nata l’anno dopo… c’è chi sta peggio, consolati. un abbraccio! Anna
ops.. ho riletto il post e anche a te ha una sorellina… mio marito mi suggerisce “è inutile arrabbiarsi” …
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<br/>su su pazienza 😉
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vedo che anche qui sono arrivati i visitatori polemici, che magari, forse, di figli non ne hanno e non capiscono cosa vuol dire gestirne uno, due, magari tre, tutti i santi giorni. Cara M, passerà, il mio bimbo sta finendo questa fase, vedrai che andrà meglio, e concediti pure anche i tuoi sfoghi, ne hai il sacrosanto bisogno! Un abbraccio
only e valewanda: ciao! Sì, sono sfoghi che ogni tanto ci vogliono. So che è un periodo, solo che a volte vorresti poter comunicare, avere una conversazione con tuo figlio e ‘sta storia dei no te lo impedisce. Stasera poi tutto bene, abbiamo giocato e non ha fatto i capricci.
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<br/>fgem: vedo che non usi le maiuscole.
Cara M, io non sono affatto un esempio di pazienza e quindi ti capisco benissimo. Mi pento quando faccio una sfuriata, ma poi mi assolvo immediatamente. Anche perchè i bambini testano i nostri limiti, e si sentono rassicurati quando constatano che ci sono (“ah ecco. finalmente ha sclerato. allora la prossima volta posso arrivare fin qua” più o meno una cosa del genere 🙂
non mi ricordo se ti sei iscritta a VereMamme: il tuo mail lo recupero da qualche parte quindi?
Flavia: ciao, sono iscritta anche alla newsletter, hai già tutto. A presto!