Fantastici 4. Risolvere ogni cosa.
Finora il problema non me lo ero posto in questi termini, ma suona più o meno così.
DATI
Bambina di circa 4 anni dalla personalità esplosiva, egocentrica, estrosa e timida, simpatica e antipatica, forte e frignona, prepotente e paurosa di sbagliare, mammona, gelosa e competitiva nei confronti del fratello maggiore.
AMBIENTE
Mamma estrosa e piaciona, personalità forte/ingombrante, temperamento da leader.
Padre autorevole e normativo, performante in tutto quello che fa, supercervellone, sportivo e simpatico.
Fratello empatico, creativo, simpatica canaglia, dotato per sport e disegno/costruzioni.
Ora.
In una famiglia così che spazio ti ritagli?
Prendi a riferimento la tua mamma che fa la superdonna, non mette mai i tacchi e ha sempre la risposta pronta?
Cerchi una sponda edipica nel papà che però non te ne fa passare nemmeno una e forse la mamma incavolata nera è meglio?
Ti relazioni con un fratello che oltretutto è bravissimo e gli basta uno sguardo per intendersi con mamma e papà?
Mah! Forse l’unico ruolo che resta scoperto è l’intelligente e furbissima rompicoglioni. Che tra l’altro gode di una visibilità quasi costante, soprattutto se c’è la mamma nei paraggi.
Meditavo su tutto ciò quando per caso mi è capitato in mano uno di quei fumetti Marvel per cui Marito va pazzo. Non credevo che I Fantastici Quattro potessero trasformarsi in una seduta di psicanalisi. Come forse sapete, Mr. Fantastic, il capo del gruppo e scienziato ultrageniale, è sposato con la Donna Invisibile, quella che ogni tanto sparisce. Forse però non sapete che hanno due figli: un maschio più grandicello, Franklin, e una bambina, Val. Che guarda caso è la bambina con i codini biondi più intelligente dell’universo.
Insomma, quanto sopra potevo anche sintetizzarlo così.
(clicca l’immagine per ingrandire)
Però c’è da lavorare, perchè la famiglia dei sogni la vorremmo tutti così:
Guarda, se lavi i piatti in tutina azzurra attillata, siete voi!
La sociologia della Marvel ha risvolti inaspettati…
La tutona vale?
Post spassoso (e anche ansiogeno). Paura io, che sono ingombrante..:-)
NB: i fumetti sono grandi testi filosofici, prendi mafalda
diciamo che questo “trovare spazio” mi ha fatto molto riflettere sui miei tre di figli. Il grande veloce e intuitivo e di grande memoria, uno dei gemelli indipendente, autonomo e furbo, il terzo, ahimè, un bonaccione, che soccombe e fa fatica. E io a tratti con la lacrimuccia e a tratti esaurita e troppo severa :-(. Baci
Con ognuno bisogna trovare la chiave e non e’ facile! Se poi una ha la figlia femmina ha pure la responsabilita’ di essere un esemoio. Ahi ahi ahi!