Villa Arzilla
17 figli di età compresa tra i 9 mesi e i 15 anni.
7 coppie di genitori.
Un bambino con la varicella.
Un papà pediatra.
3 suv, 3 famigliari e 1 fuoristrada.
Una cassa comune per le spese alimentari di 1.500 euro
2 turni per colazione, pranzo e cena su tavolo da 20 posti.
17 uova di Pasqua con almeno 5 sorprese Hello Kitty, Pukka, Uomo Ragno.
Una lavastoviglie professionale capace di lavare in 100 secondi a 100 gradi qualsiasi genere di stoviglia sporca.
Un casale ristrutturato su 2 piani con 30 posti letto, 10 bagni e 2 piscine.
La campagna del viterbese con annesso di ulivi, capre e porchetta.
Una tomba etrusca in giardino.
No, non sono gli ingredienti di un nuovo reality show (anche se…), ma il fact sheet delle nostre vacanze di Pasqua.
Memori della positiva esperienza dell’anno scorso e confidando nell’ottimo rapporto con gli amici ultraventennali, anche quest’anno abbiamo passato una settimana tutti insieme affittando una casa – meglio dire una dimora – con un grande giardino.
So che molti di voi anche solo leggendomi potrebbero sentirsi male, in realtà se l’organizzazione di base fila liscia ognuno trova un suo ruolo e la vita scorre tranquilla. In fondo funziona un po’ come nelle grandi aziende: sei un numero intruppato nel movimento, ti si nota di più se fai qualcosa ma anche se non fai niente va avanti tutto lo stesso.
Anche quest’anno io ho posto una sola condizione: non faccio da mangiare, anzi non penso nemmeno a quello che c’è da comperare e mettere nel frigo. Per questo c’erano svariate amiche con i figli più grandi dei miei, che lo hanno fatto volentieri. A cucinare ci hanno pensato alcuni mariti molto abili tra i fornelli e le braci, producendo scottadito e salamelle nella giuste quantità industriali. Io sparecchiavo, passavo la spugnetta sul tavolo e riempivo la lavastoviglie. Mi do un 6 politico.
Come mamma sono stata molto contenta che Fagio, prossimo ai 4 anni, sia stato sempre in compagnia di ragazzi più grandi, che essendo tali lo hanno preso sotto la loro protezione, evitando i soliti conflitti da giardinetti che è quanto di più noioso possa capitare. Durante le gite poi, per la prima volta Fagio non si muoveva vicino ai genitori ma agli amici, mano nella mano con un amichetto di ben 9 anni(!). Per non parlare poi di chi lo aiutava a costruire aeroplanini di carta. Anche quest’anno confermo che i maschi sanno essere dei bravissimi baby-sitter e prima che arrivi l’età della “stupidera” (come si dice a Milano), si mostrano anche molto sensibili.
La convivenza con i figli degli altri mi ha dato anche l’opportunità di avvicinarmi al mondo dei pre-adolescenti. A parte le gare di rutti alle due di notte e la stanza only boys dall’odore ormonale, mi hanno fatto una gran tenerezza. Le ragazzine poi tutti i giorni a provare una coreografia che avrebbero presentato a fine vacanza sulle note della sigla del Mondo di Patty (e vabbè). Ero ammessa alle prove insieme a Fagio e Buddina che si univano al gruppo con le loro prime timide mosse di break, ma ballavo pure io e mi divertivo un sacco.
E poi tutti insieme, dai 15 ai 3 anni, a guardare sul lettone “Koda fratello orso” e “I ragazzi della Via Pal”, magari con l’ipod nelle orecchie, ma sempre lì vicino per spiegare ai più piccoli che “sì, il bambino alla fine muore, ma solo nel film, non nella vita reale”.
Sono anche un po’ gasata e intenerita, perché alcuni di questi ragazzi mi hanno chiesto l’amicizia su Facebook: mi sento così gggiovane!
Aspetti sportivi: le olimpiadi di quest’anno hanno distribuito medaglie celebrative per tutti comprensive di attestato di partecipazione. Specialità: torneo di calcetto, corsa campestre, tiro del vortex, corsa di velocità, salto in alto.
Aspetti turistici: non eravamo stati nel viterbese ed è stata una piacevole scoperta. E’ una terra ricca di paesini arroccati, ciascuno dei quali provvisto di castello o palazzo medievale. Andarci con i bambini è divertente perché si possono inventare tante storie su dame e cavalieri.
Da non perdere:
Civita di Bagno Regio. Bastano le foto per farsene un’idea.
Il parco dei mostri a Bomarzo, un giardino di delizie perduto e un po’ decadente popolato di statue rinascimentali di stile manierista. La sensazione è quella di entrare in un ambiente di favola stile Alice nel Paese delle Meraviglie.
Inoltre, Roma è vicina e facilmente raggiungibile via treno. Vi risparmio il racconto fantozziano della nostra salita sul treno che da Orte giunge all’Urbe (c’erano almeno 3 passeggini in corridoio, solo posti in piedi). Poi però nella Città Eterna ci si diverte, anche con i bambini piccoli. Basta non avere troppe pretese, soprattutto se a Roma ci si è già stati altre volte. La scelta vincente è stata acquistare un biglietto di quegli autobus a due piani che fanno il giro della città consentendoti di salire e scendere tutte le volte che vuoi. I bambini ne sono stati i entusiasti! Altre attività adatte a loro: visitare il Colosseo…
giocare tra le colonne di Piazza San Pietro, buttare la monetina a Fontana di Trevi, mangiare un enorme gelato in centro, e dulcis in fundo andare tutti e quattro in risciò per il Pincio!
Bello, te lo invidio un po’ questo gruppone di amici con cui spostarsi.
Io credo che noi potremo farlo o con le blogger (vedi quando eravate andate in Toscana) o con i miei cognati, ma tra un bel po’, quando la natura finalmente li doterà di prole.
Nel frattempo, è già bello riuscire ad andare d’accordo con un’altra famiglia e magari riuscire ad ospitarsi a vicenda se si abita lontani.
Quoto Lanterna, il gruppo di amici con i figli è da invidiare. Anche noi quest’estate abbiamo fatto una tappa romana, con visita al Colosseo! Funziona sempre!
Ma fantastico! Ma sì facciamolo dai…sei già esperta…organizzi e noi veniamo 🙂
Azzz… se mio suocero non si fosse messo a tenere la casa di campagna come un santuario, io potrei metterci il posto! Grrrrr
ecco, organizza, va’ … e, visto che da lanterna non si puo’ … sai gia’ qual e’ l’ alternativa. devo darti l’ indirizzo?????
paola
@ tutte: dai allora! Io purtroppo non possiedo tali magioni, ma un invito in cascina da qualche parte lo accetto volentieri. Portiamo torte salate, pizze, focacce e bibite, figli che scorrazzano, mamme che impazzano. Che ne dite?
Hi Veronica! I “met” you via momblog mixer online with Maria Bailey Show. Just dropping by here to say hi from the US! Cheers!
Hi Maricris! It’s a pleasure to get in touch with you.
While I was talking with Mary I tried to read all your chats and give you an answer, but everything was so fast.
There was such a great interest from you all. I think that in Italy we don’t still have your attitude to live chat during these events, but in next future things will surely change.
Io porto tutti i latticini che volete, dal latte allo yogurt ai formaggi! 🙂
bellissimo, io in una comune ci andrei proprio a vivere!
però io lo devo ancora trovare qualcuno che voglia venire in vacanza con le tre birimbe…
Eh, devi trovare altre eppi femili…
mi hai messo in paranoia con quell'”eppi femili”, credevo fosse latino, l’ho cercato su google e wikipedia per un’ora e mezza.
avevo commentato ma il mio commento è sparito…
dicevo che sono stata un’ora e mezza tra google e wikipedia per cercare di capire cosa volesse dire eppi femili…stavo per andare di là a chiederlo al mio capo che è un ottimo latinista…poi l’illuminazione.
Sentite io un posto ce l’avrei anzi due. Si chiama il Borgo, è tra l’Aquila e Sulmona, e non è una casona unica ma tante piccole, ristrutturate bene. La proprietaria è veramente una ragazza in gamba che se lo sistema tutto da sé la sera dopo l’ufficio, guardatevi http://www.il-borgo.it. Il sito per ovvi motivi non aggiornato sugli eventi, ma praticamente tutte le case sono agibilissime, c’è stata la PC tutto il tempo e nel frattempo – parlo di maggio scorso, lei ha ultimato alcune case non sue. altrimenti che mi dite di convento dei Cappuccini, ex casa di riposo, cucina professionale che è una strafigata e bei bagni e arredi spartani a Ofena?
Inutile che stia a dirvi le infinite cose belle che ci sono da vedere e fare in zona (e non mi riferisco ai tour-disastri che si fermano davanti a Onna in pullman, ci sono anche quelli).
vorrei però dire che a mio avviso molto più di tante cose sia essenziale portare gente in vacanza in posti comunque bellissimi e in strutture curate, dove però la gente negli ultimi mesi a parte la militarizzazione e tutto il resto si è magari sentita un po’dimenticata come posto normale. Uscire dalll’emergenza signific anche lavorare cme prima e fare le cose di prima, quindi come prima accogliere visitatori.
io sto da quelle parti fino al 18 maggio e poi di nuovo tra fine luglio e ferragosto, fatemi un fischio, una riunione blogger mica mi dispiacerebbe?
Grazie Mammamsterdam, sei una fucina di idee!
C’è qualcuna che vuole cogliere la palla al balzo? O le vacanze sono già state programmate?
M di MS, scusa per la pubblicitàprogresso, ma a parte l’invidia per il bel gruppo che voialtri avete, l’idea di farlo tra blogger con prole e maschi a carico a me piace da matti, e visto che quella con la logistica complicata sono io.
Però se volete farla ad Amsterdam la riunione per famiglie, vi lancio anche dal 19 al 23 agosto che c’è SAIL e vicino casa mia ci sono campeggi e un paio di alberghi un pelo meno costosi che in centro.
Azz’non imparerò mai, proprio adesso che sto facendo il downshifting delle cpse da organizzare.