Vi farò male
Accade questa cosa strabiliante: tra le chiavi di ricerca che più frequentemente indirizzano traffico su questo blog c’è “fashion blogger quarantenne”.
Chi digita questa frase viene indirizzato qui e capisce immediatamente che per trovare una fashion blogger quarantenne non c’è come aspettare che Chiara Ferragni invecchi.
Eppure.
Eppure questo è un messaggio che la Rete mi sta inviando a ripetizione, è un I-ching, una risposta nel fondo del caffè: devo dedicarmi alla moda. E’ il popolo sovrano che lo vuole (cit. Simona Ventura).
Benissimo, ma dovete accettarmi così come sono: una snobbona assolutamente démodé, priva di miti fashionisti, che vi deluderà perché vi parlerà male di accessori per i quali molte di voi sarebbero disposte a cedere il quinto dello stipendio.
Iniziamo dalla BIRKIN.
La Birkin è bella, non lo metto in discussione. Però a me piace vederla nella vetrina di un negozio, in fotografia o al museo.
E’ proprio su di voi che non mi piace.
E’ che con la Birkin si vede che siete tese. Si vede che state pensando: ”Si saranno accorti che ho la Birkin? Si noterà abbastanza che è originale?”. Per carità, è giusto che ne siate contente, ma essere eleganti a volte è così faticoso. Tira i lineamenti, non trovate?
La Birkin pesa. La Birkin è troppo grande per essere utile. Vi fa venire la scoliosi, vi tocca mettervela nella piega del braccio e procurarvi il gomito del tennista. Una che lavora, ha uno stile di vita dinamico e sta in giro tutto il giorno perché – dico perché – non dovrebbe usare una borsa a tracolla?
La Birkin (ed in genere tutta questa moda delle mega borse da portare a mano) rende la donna schiava. Non è la proprietaria che porta a spasso la sua borsa. E’ la borsa che porta a spasso la sua proprietaria. La Fashionista la mattina si sveglia, guarda la sua Birkin e le chiede: ”Dove vuoi andare stamattina, tesoro? Andiamo a vedere le vetrine in centro?” E allora se vi capita di passare in una zona elegante di bei negozi incontrerete le Birkin che portano a spasso le padrone, trascinandole or qui or là e scontrandosi ogni tanto dove i marciapiedi sono più stretti.
Sfoggiare una Birkin poi vi costringe a dotarvi di alcuni accessori indispensabili che ne ridondano lo stile:
– Uno smartphone da tenere sempre in mano (mi raccomando, la mano del braccio piegato sotto il peso della Birkin). Con esso voi Proprietarie della It-Bag comunicherete o fingerete di comunicare a ciclo continuo con il mondo dei vostri amici VIP. Un esempio qui.
– Scarpe con plateau e tacco 12 che certamente vi doneranno una femminile andatura sculettante e sinuosa. Però provateci voi a camminare a 12 cm da terra controbilanciando con il corpo una borsa che pesa 12 chili. Potrebbe cadervi il cellulare!
– Un’auto adatta. Una che va in giro con la Birkin non può (né deve) girare a piedi o in metropolitana! Vale solo auto blu di marca tedesca, specie se guidata da calciatore o imprenditore, oppure Mini superaccessoriata, ma solo se posteggiata in sosta vietata e se siete del giro di Nicole Minetti.
– Un paio di occhiali da sole enormi. Non sto neanche a spiegarvi il perché. Conoscete a memoria le foto di Victoria Beckham.
Un dettaglio, ma non meno importante: la Birkin dovete assicurarla al Lloyd’s di Londra e ci perdete il sonno se ci fate un segnetto.
Last but not least: la Birkin vi rende antipatiche. Voi la mamma del compagno di scuola di vostro figlio la vorreste così?
Se non vi ho convinto eccovi alcune prove fotografiche di star portata a spasso dalla Birkin (qui la povera Kathie Holmes in una riuscita imitazione di Anne Wintour)
anche nella versione maschile (qui lo stilista Marc Jacobs)
Anzi, c’è anche chi ama fotografarsi in bagno con la Birkin su sfondo spazzolino da denti. Non oso postare la foto, cliccate qui se avete stomaco.
Per fortuna qualcuno ha un forte senso dell’umorismo, come questo fotografo americano che le ha dato fuoco. Ma questa si chiama “performance”.
Ho esagerato? Spero che non me ne vorrete troppo e di meritare ancora la vostra lettura, se non altro per la mia sincerità di fashion blogger quarantenne. A garanzia della mia massima trasparenza allego foto di una donna che rappresenta lo stile evergreen e sexy a cui mi sono sempre ispirata.

http://www.zimbio.com/pictures/Wb9nh5ftkXQ/Prince+William+at+RAF+Valley/MKKtGJ8MG28/Queen+Elizabeth+II
Io la Birkin la uso per stirare le mutande. Tsè, robetta.
Lo dicevo che pesa.
Sei una grande! Temo che per arrivare ad essere una quarantenne di classe come te mi ci vorranno una decina d’anni. Ma a quel punto, ahimé, sarò una cinquantenne.
Probabilmente per riuscire ad essere come il mio modello aspirational di anni dovremo averne almeno 80!
Io amo la Birkin…ma te di più! ♥
Queste sì che sono prove d’amore!
Io ce l’ ho di imitazione in gomma turchese semitrasparente, che con la pioggia è l’ ideale e visto che è finta hanno avuto il buonsenso di appiccicarci una tracolla a guinzaglio ma anche i manici più comodi. Ho smesso di usarla perché spendevo più in fisioterapia che a comprarmi l’ originale completa di schiava che me la portasse.
Questa cosa della schiava è un’interessante evoluzione del prodotto. Dici che l’accompagnatore di Marc Jacobs serve a questo?
Sei una grande! Anche io voglio diventare una quarantenne così! Ho ancora tempo pero (prrrrrr).
Sono andata a leggermi il tuo post del 2010. Ci credi se ti dico che proprio sabato sono entrata per la prima volta da Abercombie&Fitch, a Carugate. Ecco lì il negozio è sicuramente più piccino e porcaccia neanche un figone a torso nudo.. Ma stretto/stretto, musica a palla, buio buio… come sì fa a scegliersi (e provarsi) i vestiti in quelle condizioni?
E poi ci lamentiamo che i gggiovani si vestono male.. per forza! Non vedono quello che comprano!
Però la birkin dai…
Ecco vedi carissima, non sei una quarantenne però ne hai gli stilemi. Hai scritto Abercombie & Fitch. Lo sai vero che si chiama AbercRombie & Fitch?
Non ti preoccupare, noi quarantenni lo scriviamo sempre sbagliato 🙂 Sei già lato matusa che sganciano.
Per il nome ho fatto copia&incolla dal tuo vecchio post.
Non ho idea né di come si scriva né di come si legga.
Spero solo che quando verrà il momento di portarci LO e VE ci sia un negozio diverso!!!
Però mi fa piacere esser sulla buona strada.
😀
La Kelly è decisamente meglio. Nella versione Sellier poi è semplicemente perfetta. 🙂
Mi rende antipatica anche la Kelly? Pensa che c’è chi ti vede antipatica anche con le Nike e la tuta! Voglio esserlo per un motivo serio almeno. 😀
Condivido!
Per noi povere meschine che non conosciamo l’articolo allego link http://victoriabeckham-jenna.blogspot.it/2010/09/hermes-du-jour-black-32cm-kelly-sellier.html
Naturalmente dal blog di Victoria Beckam, che è la nostra fashion icon. Antipaticissima.
Mi hai convinto: ora butto la mia Birkin e torno alla classica Mandarina Duck! 😀
😀
AMEMI fanno troppo ridere. Sono tutte uguali, hai ragione da vendere!! Braccio piegato da paralisi incombente, tacco scomodissimo (beh ma ci vai a prendere i figli a scuola con quelle scarpe, non lo sapevi??), e macchinone abbinato. Tollero l’occhialone e il cellu figo perche’ fanno poco male. Non so da te, ma a Roma puoi anche aggiungere il capello in un certo modo (qui non c’e’ una regola, dipende dal quartiere di appartenenza. Giuro.) e la parlata. La figah ha anche un certo modo di parlare che l’aspirante figah, per esempio, sbaglia, sibilando le esse. C’e’ da farsi una cultura.
E grazie per non aver fatto il contropost da vorreimanonposso sulla borsa del mercato.
Ah ah ah! la Figah! Bellissimo neologismo! Ammetto di essermi autocensurata: da noi a Milano si dice “figa di legno”. Ecco, adesso che l’ho scritto arriveranno tutti i maniaci del web.
Sulla pettinatura concordo. Da noi va di moda lo chignon tirato. Ai Parioli?
no vabbè ma sei una grande!
avete tanto detto e tanto fatto che m’è toccata buttarla, ‘sta birkin!!! mannaggia…
:-9
hahaha pero ci sono anche le birkin taglio piccolo e anche con la tracolla…quindi birkin per tutti senza se ne ma.. la birkin è una bellissima borsa.. peccato che certe donne le usano per sottolineare un certo status symbol a volte anche finto… chi è nato tra le birkin non si fa problemi ad usarne una 🙂
“chi è nato tra le birkin non si fa problemi ad usarne una” 😀
Questo sì che è un commento di classe! Sottoscrivo.
Grazie, almeno adesso ho capito cos’è, questa benedetta Birkin!
😀