Una sera, al buio
Finalmente siamo nel buio della tua cameretta. Io seduta per terra sul tappeto accanto al tuo lettino, tu raggomitolato a pancia in giù con il sedere pannolinato per aria, abbracciato all’orsetto.
Dico: "Buonanotte amore mio. Adesso fai la nanna".
– …
– …
Penso: "Tra poco lo sentirò respirare più lentamente e poi russare. Allora mi alzerò piano piano e finalmente potrò spaparanzarmi sul divano".
Improvvisamente:
– Mamma!
– Sì?
– Bandiera mia? Volata via? (= è proprio volata via la bandierina che mi avevate preso alla festa delle Forze Armate?)
– Sì, amore, è proprio volata via.
– Zio prende? (= ma lo zio non aveva cercato di recuperarmela nel pomeriggio?)
– Eh, lo zio non l’ha trovata più. Fa niente. Pazienza.
– Mh. Fa niente. Ubè (vabbè).
– …
– …
– Mamma?
– Sì?
– Io prende bandiera. Io grande!
Mi si allarga il cuore. Sì, Amore mio, sei ogni giorno più grande e sai parlare sempre meglio. E’ una grande emozione poter aver una conversazione con te e stupirmi ogni giorno del fatto che non sei più solo un bimbo da accudire, ma sei diventato un bambino piccolo, con la sua personalità e i suoi primi tentativi di autonomia.
– Sì, amore sei grande. Ma adesso sssh! Facciamo la nanna!
la lacrimuccia prima di andare a letto ci voleva proprio…. Grazie!
che tenerezza, piccino…<br/>(carino qui da te! e grazie della visita)
che amore..!!