Turista a casa tua e scopri quanto è bella la tua città
Il mito del milanese è vivere a Londra o New York, le città avanzate per eccellenza, dove l’operosità e la mentalità meneghine sarebbero nelle condizioni di fiorire. Tra le cose che le mamme milanesi hanno sempre invidiato a queste città ci sono le numerose attività a misura di bambino e i fantastici musei, sempre aperti, con laboratori didattico-creativi ed eventi.
[Qui mi tocca aprire una parentesi: mamète (parlo in milanese), Milano in realtà su questi aspetti è avanti, non lamentatevi troppo, ve lo dice una che gira l’Italia con i figli.]
Bene, oggi vi parlo di un museo che mi piace moltissimo, dove vado spesso con i miei bambini e che ha tutti i requisiti per essere considerato moderno pur conservando uno spirito classico: le Gallerie d’Italia di Milano.
Parliamo sempre male delle banche, per una volta invece c’è da rallegrarsi per l’apertura gratuita alla comunità di un patrimonio immobiliare e artistico molto ampio (proprietà di Intesa San Paolo).
Con i bambini ho frequentato i loro laboratori, tenuti da laureati in Storia dell’Arte o Archeologia (così come molti addetti che sorvegliano le sale, a cui possiamo chiedere anche informazioni sulle opere esposte). I bambini vengono portati di fronte ad una selezione tematica di quadri e sculture e, con un linguaggio adatto a loro, introdotti all’arte contemporanea.
Una delle cose che mi piace di più è vedere i miei figli che al museo si sentono a casa loro: corrono, fanno domande, si sentono anche fisicamente a loro agio. La ristrutturazione moderna e luminosa di questo dedalo di palazzi secondo me contribuisce molto.
Un po’ mi secca ammetterlo, ma Lucio Fontana l’ho finalmente capito ascoltando la spiegazione a bambini di 6 anni!
Ci sono degli enormi touch screen con cuffiette per sfogliare tutte le opere delle Gallerie. Il linguaggio è da adulti, ma anche i piccoli apprezzano.
Una stanza enorme ospita i laboratori. Avete notato che vista?
Piazza Scala e la Galleria Vittorio Emanuele.
Si lavora con i materiali più disparati. Vietate matita e pennarello per abituare i bambini ad utilizzare più elementi e a giocare con la fantasia.
Poi si va a zonzo per le sale e capita di dover spiegare ai figli cosa rappresenta questo quadro.
Oppure da questa finestra si osserva il retro della casa di Alessandro Manzoni.
Che c’è il wi-fi ve l’avevo già detto?
Comunque una delle cose più divertenti è il mega caveau contenente alcune opere che vengono esposte a rotazione.
La porta è blindata ma sempre aperta. Nascondersi dietro è il passatempo preferito di un bambino sveglio!
Penso che queste Gallerie possano entrare nel novero delle attrazioni turistiche milanesi (ce ne è tanto bisogno).
Facciamo i turisti a casa nostra.
Passeggiare di fronte a un quadro, fare domande, abituare i bambini ad andare a zonzo per le grandi sale, questo è tempo di qualità da trascorrere insieme.
non potrei essere più d’accordo!!!! i musei sono bellissimi per andarci con i bambini, fare in modo che si sentano a casa tra quadri e opere d’arte è uno dei più gran regali che posssiamo far loro.
alle Gallerie d’Italia sorprendentemente non siamo mai stati. ora non posso più aspettare!!!! ciao!!!
Uh ma che bello, ci porterò Stefano
Che Milano sia meravigliosa lo sostengo da sempre, contro le – molto spesso giuste, ahimè- critiche di un marito brianzolo fino al midollo: è una città sporca, frenetica, caotica.
Questo post mi conferma che Milano sa davvero essere una città meravigliosa, piena di spunti segreti: chissà quante volte sono passata davanti al portone di questa Galleria senza notarla.
Ora che ho visto la tua descrizione e le tue foto, non faccio altro che pensare ” mmh, quand’è che posso portarci ilPiccoloG?”
Quindi grazie, grazie e ancora grazie!
Bello bello bello!
Cosi’ mi piace, anche l’Italia.
Uau, che entusiasmo! Vorrà dire che vi aggiornerò sui miei prossimi spostamenti 🙂