#Torino con i bambini grazie a #esperienzaitalo
Torino Notte Cut

#Torino con i bambini grazie a #esperienzaitalo

Quali sono i miei ricordi di scuola più belli? – mi chiedevo martedì mattina mentre mi preparavo ad uscire di casa.

Certamente, i compagni. Ho conosciuto la mia più cara amica il primo giorno di scuola in prima elementare! Imparare a leggere, a scrivere, i bei voti. Ma anche le gite scolastiche, quelle dello zainetto preparato dalla mamma con il panino imbottito e il succo di frutta, il K-way per la pioggia e i fazzolettini di carta-che-non-si-sa-mai.

E così, anche se ormai sono fuori tempo massimo, ho preparato il mio zainetto per andare in gita scolastica con la quinta primaria di un paese in provincia di Lodi, Livraga, che ha vinto il concorso “Esperienza Italo” e con esso un viaggio di istruzione a Torino a bordo del treno ad alta velocità Italo, di cui vi parlerò oggi.

gruppo

Disorientata dal fatto di viaggiare con una ventina di minorenni non avendone alcuna responsabilità (tipo non dover rispondere a domande noiose ed insistenti, accompagnare qualcuno alla toilette, negare l’utilizzo del mio smartphone), d’istinto ho deciso di far saltare la scuola a mio figlio di sette anni e portare anche lui in gita. Sono certa che questa concessione, elargita in un giorno di interrogazione di lettura, in futuro mi darà un potere di ricatto speciale, un jolly da giocare al momento giusto.

Comunque, avevo la scusa didattica pronta per la maestra: durante il viaggio infatti, i ragazzi hanno partecipato ad un laboratorio che trattava temi di ecologia dei trasporti e fisica di base applicata ai treni. La maestra di mio figlio è rimasta contenta, spero solo che non lo interroghi!

Davide è il simpaticissimo divulgatore scientifico che ha edotto ed intrattenuto la classe come un domatore di leoni. Vi allego una foto segnaletica: esiste un’altissima probabilità che lo incontriate in giro per le stazioni di tutta Italia. Fate domande, vi risponderà!

No, ragazzi! Non ditemi che l'effetto serra è positivo! Adesso vi spiego...

No, ragazzi! Non ditemi che l’effetto serra è positivo! Adesso vi spiego…

Questa foto mi fa ridere anche perchè Marito, tanti tanti anni fa, ha progettato il modello di locomotiva alla sinistra nella foto. Cioè quella che va piano, non essendo per niente aerodinamica, mentre quella di destra, di Italo, è l’esatto opposto. Quindi a mio figlio non ho potuto dire: “Italo è un treno velocissimo perchè ha un musetto aerodinamico che diminuisce drasticamente l’attrito con l’aria. Invece, se prendi un regionale la locomotiva di papà ti farà arrivare sempre in ritardo”.

Ma quanto si va veloce su Italo? Più di una Formula 1. Per esempio, si arriva a Torino in 45 minuti, che per una famiglia con bambini significa la possibilità di tenerli buoni facilmente con qualche foglio bianco e tanti pennarelli.

velocita

Il laboratorio è stato veramente interessante, non solo per i bambini. Anche noi adulti avevamo qualcosa da imparare. Guardate queste due simpatiche hostess, come ascoltavano incuriosite (e oserei dire, anche un po’ rapite) le spiegazioni di Davide. Sono state le uniche adulte a non scappare da una carrozza popolata di bambini festanti!

hostess

Scesi dal treno, io e Lory ci siamo staccati dalla scolaresca, che ha proseguito con il suo programma, e ci siamo diretti al Museo del Cinema, che ha sede nella Mole Antonelliana. Mi piace un sacco, per me era la terza volta e volevo che anche mio figlio lo visitasse, non solo perchè è molto ben fatto, ma perchè resta un edificio speciale, con l’ascensore panoramico trasparente e la possibilità di vedere scene come queste, che fanno sempre effetto su un bambino.

mole

 

Questo è il piano più scenografico tra quelli visitabili all’interno. Mostri di cartapesta, chaise longue per godersi le immagini proiettate sul maxi schermo, cimeli…Una libidine per i cinefili.

totale

Ultimamente siamo stati spesso in gita a Torino ed è una meta che consiglio a tutti.

Potete visitare il famoso Museo Egizio, in fase di ristrutturazione ma comunque aperto. Vi raccomando di prenotare la visita guidata e il laboratorio del Piccolo Egittologo, ne vale la pena. Qui tutte le info.

Ed anche la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnellidove lo “scrigno” progettato da Renzo Piano ospita grandi capolavori della pittura disponibili a tutti. Anche qui laboratori per bambini (vedi). (Nota per i padri: una visita qui vi offre anche la soddisfazione di camminare sul tetto del Lingotto e percorrere la famosa curva parabolica dove una volta si provavano le nuove macchine.)

Comunque, tornando alla nostra gita. Pensavo che classe e figlio sarebbero svenuti dalla stanchezza non appena saliti in treno. Invece erano tutti arzilli ed orgogliosi di raccontare alle anziane viaggiatrici presenti nella carrozza che avevano vinto un concorso e non era nemmeno la prima volta! Mi è stato chiesto se io fossi la maestra e io ho detto di no. Va bene essere sportive, ma venti bambini restano venti bambini!

Il mio settenne invece ha pensato bene di disegnare questo.

disegna

Insomma, mi sembra che per lui e i ragazzi della quinta di Livraga sia stata proprio una bella esperienza.

Lo dico solo qui: sono contenta di averlo fatto bigiare!

(post sponsorizzato)

  1. acasadiclara
    acasadiclara03-28-2014

    penso che sia stata un’occasione bellissima. anche io l’anno scorso avevo un giorno di ferie (non regalato ma imposto, sigh), ho tenuto a casa i miei figli da scuola e siamo andati a torino tutto il giorno. ci siamo limitati al museo egizio, e la giornata era così bella (sole e cielo azzurro a dicembre) che ne è valsa proprio la pena. la prossima volta, museo del cima. in un’altra occasione io e mio figlio grande che allora aveva propio 7 anni andammo al lingotto e salimmo sulla pista sul tetto (vi assicuro, piacerà anche alle mamme). alla fondazione agnelli non sono mai andata, quella volta eravamo in ritardo. torneremo.

    • M di MS
      M di MS03-28-2014

      Mitica! Abbiamo sempre gli stessi gusti 🙂