TEDxMilanoWomen. Far circolare idee di valore è il Valore
E’ un periodo di grandissimo fermento. Le opportunità per parlare sul blog di progetti interessanti sono veramente tante e io ho troppi lavori e troppo poco tempo.
La scorsa settimana sono stata invitata ad assistere a TEDxMilanoWomen. Conoscevo già questo tipo di evento, un format internazionale inventato da TED, un’organizzazione no-profit californiana che ha come obiettivo quello di diffondere idee – di qualsiasi tipo, dalla tecnologia, al business, al lavoro – che hanno valore.
Sapete quanto gli americani amino usare la parola “inspiring”, quanto la mettano dappertutto fino a renderla inflazionata alle nostre orecchie di scettici italiani. Beh, TED è esattamente questo: una fonte pazzesca di ispirazione, così trascinante che se non ci vai di persona non puoi capire.
TEDxWomenMilano mi ha dato l’opportunità di ascoltare tante donne con storie veramente interessanti, consapevoli che esprimere le proprie idee e farle circolare è il valore aggiunto del fare networking. Non è un evento prettamente femminista, è femminile, cioè parla di donne alle donne (ma anche agli uomini) e fornisce molti spunti. Gli argomenti erano tre: rischiare il futuro, sbloccare il futuro e sognare il futuro. Per ognuno di essi 4 speaker donne ci hanno raccontato la loro idea di futuro, come l’hanno realizzata o cercano di farlo. Tutte ottime comunicatrici, felici di potersi “regalare” al pubblico, non solo con la testa ma anche con i sentimenti.
Quando a fine serata sono tornata a casa avevo la testa piena di pensieri. Stando su quella sedia non solo avevo ascoltato, ma mi ero anche profondamente emozionata, avevo rivissuto alcuni passi della mia vita professionale e personale presente e passata, mi ero guardata dentro. Insomma, quasi una seduta di psicanalisi!
Hanno ragione gli americani. Organizzare questi eventi che favoriscono la circolazione delle idee è un atto indispensabile di responsabilità verso gli altri. A noi italiani, spesso cinici ed abituati a cercare il tornaconto personale dietro le mosse di chi si mette in azione (così trovando una scusa per restare immobili), eventi così dovrebbe prescriverli il dottore.
E dovremmo abituarci anche ad essere noi stessi fonte di cambiamento ed ispirazione nei confronti di chi ci circonda. Lo dicevo già in questo post: proprio noi mamme (e in generale genitori) frequentiamo un sacco di altre mamme come noi. Non facciamo che parlare, parlare, a volte sparlare di questa o quella cosa che non funziona…perché non dedichiamo mai un po’ del nostro tempo a scambiarci idee di miglioramento, a supportarci, ad andare un po’ più in profondità rispetto a convenevoli e rapporti di comodo?
L’altra sera ero a una cena di classe. Ho mostrato a tutti un libro, di cui vi parlerò non appena l’avrò finito, dicendo che secondo me dovevano leggerlo: non ce n’è stato uno che mi abbia presa sul serio. Perché?
Un’ultima cosa su TED: mi sento una donna veramente privilegiata. Ho accesso ad eventi e persone interessanti, posso studiare, leggere, comunicare. Mi chiedo in che modo tutte le altre donne – quelle che non hanno studiato, che non conoscono la tecnologia o le fonti di informazione, quelle che non sanno nemmeno che esistano queste opportunità – possano essere coinvolte.
Cioè come far uscire questi eventi da una élite. Bella domanda, vero?
Nei prossimi giorni vi parlerò di un paio di persone che ho conosciuto a TEDxWomenMilano perché un post è veramente troppo poco. Nel frattempo potete informarvi qui.
Photo credit: Steve Jurvetson
Accipicchia avrei voluto parteciparvi con mio figlio ma i suoi impegni sportivi non me lo hanno permesso.
Effettivamente chi abita nelle grandi città ed è favorevolmente connesso può usufruire di fruttuose iniziative.
Con le mamme di scuola è difficile andare oltre i soliti cliché, almeno sui grandi numeri.
Con le più affiatate (direi tre o quattro, ma interclasse) riesco a proporre cinema on line, nuovi libri e conferenze o convegni e lo stesso fanno loro. Ricordo che anni fa mandavo mail alla classe con allegati spunti di riflessione, sia sui bambini in genere, sia su proposte culturali ma l’interesse era sempre modesto. Può essere vissuto come qualcosa di disturbante vista la mole di informazioni che riceviamo quotidianamente?
Sì, abbiamo sempre tante cose da fare e un sovraccarico di informazioni che ci rende difficile prestare attenzione. Però è sempre una questione di sensibilità personale e priorità. Dobbiamo darcele.
Diciamo che in sostanza noi Italiani ci consideriamo troppo individualisti, ne sappiamo sempre una più degli altri, ci crediamo migliori in tutto, e forse come dice il post tutto ciò è il perfetto alibi per poi non fare nulla.(Ma consideriamo che in giro c’è anche molta ignoranza)
Penso che non esista la fortuna ma solo una serie di opportunità che di volta in volta vengono colte, a volte queste opportunità accadono in coincidenza con un momento particolare della nostra vita. Ma è ovvio che se la base del nostro sapere è limitata l’evento TEDXMILANOWOMEN diventi una cosa di ELITE, sta poi alle “Elite” applicare e divulgare ciò in cui hanno investito.
Non conosco l’evento, ma personalmente penso che questa overdose di eventi-manifestazioni-sapere spiegato (ormai solo in inglese!) crei ciò che Lei dice una sostanziale confusione, e un allargarsi a cerchi concentrici del sapere che allontana e distanzia sempre di più il centro dai cerchi esterni , che ovviamente non toccandosi non dialogano fra loro.
Un po’ di selezione, un po’ di disconnessione, un po’ di silenzio, una buona compagnia di persone intelligenti (ma non sapute) potrebbe essere in mio futuro.