Questa storia del Papa mi affascina, lo ammetto

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Questa storia del Papa mi affascina, lo ammetto

“Possa tu vivere tempi interessanti”: noto proverbio cinese che si adatta perfettamente al momento storico che stiamo vivendo, dove per “interessante” vuol dire “difficile trovare la luce in fondo al tunnel”.

Tra le certezze che si sgretolano sotto i nostri piedi c’è anche il Papa che si è stancato di fare il Papa. Preferisce fare il nonno, quello che coltiva l’orto, ti dà la mancia a Natale, ma che può illuminarti con qualche frase buttata lì in modo apparentemente casuale.

Al di là dell’ironia, è un po’ di giorni che penso al gesto di Benedetto XVI (sì, penso anche a Grillo, a Bersani e a Berlusconi, proprio per questo capirete che mi piace tuffarmi nella religione).

Gesto dirompente ed anticonformista senza dubbio. Per compierlo deve avere avuto una fortissima motivazione. Se ci pensate poi è l’unico in Italia che sente l’urgenza di dimettersi.

Il Papa se ne va perché è vecchio e stanco.

Perché non ha le forze fisiche.

Perché non ha le forze mentali?

Perché è così disgustato da aver perso la voglia?

Qualunque sia la risposta è un’affermazione di impotenza: non ce la faccio più.

Il popolo dei credenti è commosso perché vede nella decisione del Papa umiltà e ricerca del bene della Chiesa. Ma in quel “bene della Chiesa” potrebbe esserci molto di più, un bocconcino avvelenato per qualcuno.

Quando il Papa se ne va tutte le funzioni principali sono azzerate (i vari Bertone etc.). Che sia stato un modo per decapitare i vertici in modo voluto? Dopo tutti gli scandali pedofilia, Ior, maggiordomo e così via, Benedetto ha giocato a poker e ha detto: “Vedo”. Se io me ne vado potrò cancellare qualche prima fila e sparigliare le carte.

Evidentemente non è riuscito a farlo in altro modo. Diventare un Papa vecchio e meno pronto intellettualmente avrebbe messo a rischio la sua autonomia decisionale.

Mi piacerebbe capire poi come a livello di catechesi  si stia spiegando questo evento. Aveva ragione Papa Wojtyla a reggere la croce fino in fondo o ha fatto meglio Benedetto che manifesta la sua inadeguatezza? Finalmente un po’ di pepe anche per i catechisti 🙂

Certo, stiamo sempre parlando di un Papa che ha affermato che i matrimoni gay sarebbero “una ferita grave contro la giustizia e la pace” (oh my God!), mica di un rivoluzionario, eppure quest’abdicazione è assolutamente rivoluzionaria. E’ stato accusato di essere freddo, goffo nel comunicare, poco carismatico rispetto al predecessore eppure a livello comunicativo con la rinuncia ha fatto il botto.

E’ stato anche il primo Papa su Twitter. Beh, non fatemi pensare a come Giovanni Paolo avrebbe potuto scatenarsi sui social media, ci avrebbero fatto le tesi di laurea!

Da appassionata di comunicazione ho osservato molto attentamente come la Chiesa ha gestito la sorpresa dell’annuncio e successivamente organizzato la messa in scena della dipartita. Per lo stile comunicativo della Chiesa è essenziale che ci sia sempre una rappresentazione fisica di ogni momento, un incontro Pontefice-apparato-popolo (in questa sequenza), un’istantanea da scattare coram populi.

La partenza da San Pietro sull’elicottero è degna di “Angeli e Demoni”, possibile che Padre Lombardi non ci abbia pensato? Eppure è stata sicuramente efficace, suggestiva, ha consegnato l’attimo alla Storia. Così come il voltare le spalle alla folla di Benedetto, per la prima volta, con quel “Buonanotte” che suonava come una liberazione. Avete notato che mentre tutti gli uomini dell’apparato erano commossi solo il Papa era visibilmente sereno e rilassato?

Cosa ne pensate? La mia interpretazione è troppo dietrologica?

Per gli aspetti di comunicazione condivido assolutamente l’analisi di Dario Morelli, date un’occhiata a “L’ultimo volo di Ratzinger, capolavoro mediatico”.

  1. Angela
    Angela03-03-2013

    Estremamente acuta e intellegente la tua analisi, come sempre cara Veronica!
    Mica male l’idea di abdicare e con questo portarsi dietro tutti i vari papaveri e alte cariche! Confesso che non lo sapevo… dal punto di vista fideistico non so, non vado a Messa da tantissimi anni e non ho idea di che aria tiri. Ma chiaramente l’idea che ci si possa ritirare, che si possa rinunciare a un potere “voluto da Dio” è molto molto significativa e fa anche molto riflettere.

    • M di MS
      M di MS03-04-2013

      Esatto. Perchè la sensazione finale è che si pieghi il volere di Dio e non si accetti la Provvidenza. Ma i cattolici oggi ammettono apertamente – almeno nei comportamenti – di essere molto relativisti.

  2. mammachetesta
    mammachetesta03-03-2013

    La mia teoria è che quando lui e Napolitano si sono incontrati gironi fa lo abbiano fatto davanti a una birra a suon di “Tu quando è che ti liberi?” “Eh…a fine marzo! Beato te che hai pochi giorni!” “Va beh dai…ti aspetto a Castel Gandolfo per una partita a briscola”.
    Questo Papa era un teologo, non un leader, non un comunicatore, non un innovatore. Era un teologo di vecchia scuola, un teologo di “nobili natali” e quindi privo di quel contatto con la povertà che invece un Papa Giovanni XXIII e un Papa Wojtyla avevano.
    Questo Papa mi ha mandato in enorme crisi come catechista. Cosa insegno ai miei bambini? Quando arriverò a spiegare loro il discorso dei matrimoni gay come potrò mai spiegare loro quello che il Papa ha detto? Ma davvero qualcuno ci riesce?
    Io queste domande me le sono fatte e ti dirò che queste dimissioni tolgono le castagne dal fuoco a parecchia gente.
    A un uomo messo lì a fare da ponte fra due Papi (il suo predecessore e il suo successore) a cui temo che non potesse fregargliene di meno di tutto quello che era il ruolo papale.
    A buona parte della Curia romana che come alternativa credo avrebbe avuto il colpo di lanciafiamme (e male non avrebbe fatto).
    A me 😀
    Il discorso che dovranno rendersi conto non è pezzabile con un “emerito” dietro la nomina Papa è il “per sempre” che si impone a una donna maltrattata o a un “semplice” matrimonio in pezzi.
    Su questo una pezza ormai non riusciranno a metterla.

    • M di MS
      M di MS03-04-2013

      Ma infatti, se poi lo dici tu che sei catechista.,.Il punto secondo me è che oggi il cattolicesimo non è in grado di trovare risposte a problemi complessi e quindi i credenti si costruiscono versioni fai da te del Credo. Oppure eliminano la pratica religiosa e la frequentazione della Chiesa.

  3. Libraia Virtuale
    Libraia Virtuale03-04-2013

    Ho l’impressione che il volo in elicottero sia un elemento iconografico che ai Papi piace molto.
    Quasi dieci anni fa, ho partecipato a un raduno nazionale di Azione Cattolica a Loreto. Ovviamente sul soglio pontificio c’era ancora Wojtyla che, essendo già decisamente malandato, era stato trasferito direttamente da Roma. Quando è arrivato l’elicottero ha puntato direttamente sulla spianata dove lo aspettavamo e ha fatto un paio di ampi giro sopra la folla, mentre noi agitavamo i cappellini.
    Già allora mi ha fatto un’impressione strana: ho pensato che fosse più una trovata del tipo il-Papa-più-rockstar-dei-Rolling-Stones-guardate-lo-acclamano-come-se-fossimo-a-Woodstock. Poi chissà cosa passava per la testa a lui… spesso ho avuto l’impressione che un po’ essere la rockstar di punta gli piacesse parecchio!
    (Dite che ora dovrei fare penitenza per aver dubitato del Papa?)

    • M di MS
      M di MS03-04-2013

      Conoscendo Wojtyla non si tratta di dubbio ma di certezza! 😀

  4. Silvia gc
    Silvia gc03-04-2013

    Ratzinger è teologo ma anche grande conoscitore dei meccanismi interni alla Chiesa. Non necessariamente un politico (Wojtyla sì, lui era il politico, l’uomo delle masse), ma di sicuro un politologo della Chiesa.
    La crisi era evidente: una delle più profonde della storia del Cattolicesimo romano. Che fare?
    Come giustamente tu dici, decapitare la Chiesa, non del suo Papa, ma di un’intera classe dirigente. La consapevolezza della necessità di innovare Ratzinger l’ha avuta, ma lui non era l’uomo giusto per questa innovazione: non gli appartiene, è lontano da quello che ha professato fin’ora. Ma è inevitabile per non soccombere.
    Il prossimo sarà il Papa del rinnovamento. Non lui: avrebbe dovuto dire “mi sono sbagliato”. E non sarebbe stato credibile. Va bene così.L’ha portata eccome la croce, l’ha portata fino al suo traguardo.
    Del resto dopo Wojtyla serviva un traghettatore, un uomo che rappresentasse la continuità per consegnare la Chiesa un altro, il “vero” successore. Ecco, il suo cammino è finito dive doveva finire.

    L’elicottero molto spettacolare? Voi non avete vissuto a Roma ai tempi di Giovanni Paolo II!! Noi quell’elicottero lo abbiamo avuto sulla testa tutti i giorni: era sempre in movimento, non ci facevamo neanche più caso! E poi chiudere la Tuscolana per andare a Castel Gandolfo con tanto di scorta avrebbe causato molti disagi ai romani e un gran dispendio di mezzi e uomini. Meglio l’elicottero (che comunque permette anche di scattare belle foto).

    • M di MS
      M di MS03-04-2013

      Ottima analisi.
      Anche sull’elicottero!

    • supermambanana
      supermambanana03-04-2013

      infatti secondo me l’elicottero e’ stata un’imposizione della sicurezza piu’ che la voglia di glamour, bastano un paio di uomini e puoi “sgomberare” velocemente

  5. yenibelqis
    yenibelqis03-04-2013

    Io sono esitante. Il gesto, di per sé, mi ha sorpreso e l’ho apprezzato, in quanto sintomo di qualcosa di diverso. Silvia ne ha dato un’interpretazione che io considererei ottimista, in quanto foriera di vero cambiamento. Ma alla favola del povero teologo inesperto delle cose nel mondo non credo affatto. Pochi uomini sono esperti di potere curiale quanto Ratzinger. Ora la domanda è: davvero decapiteranno la Chiesa della sua classe dirigente? O piuttosto manderanno avanti un rappresentante più carismatico di quella stessa classe dirigente? Questo si vedrà dall’esito del conclave e, più ancora, dal futuro degli eventi (ché non sempre le persone si comportano davvero come ci si aspetterebbe: si veda Giovanni XXIII, presunta mite pecorella, che zitto zitto scatenò quella vera rivoluzione, sia pure incompiuta, che fu il Concilio Vaticano II).

    • M di MS
      M di MS03-06-2013

      Stiamo dunque a vedere gli esiti. Solo così capiremo se è valsa la pena di questo gesto dirompente.