Non sono una lady di ferro
Cose che accadono alla cassa del super mentre scaraventi alla velocità della luce le mozzarelle, i biscotti e tutto il resto della spesa sul nastro trasportatore.
Sono lì, a pensare che ce la faccio a mettere via tutto prima che la cassiera dagli artigli pittati ghermisca la mia carta di credito fermando il mio efficientismo e che i clienti successivi inizino a scaricarmi addosso le loro mozzarelle, quando…
Quando gli occhi mi cadono su chi mi segue e altri non è che una normalissima signora, con un normalissimo passeggino. Il bambino ha gli occhi enormi di tutti i ciuccio-dipendenti, la pelle di pesca, i giochini appesi tutti intorno, le mani grassocce. La cassiera si interrompe e gli sorride, scambia due parole con la mamma, il piccolino ride lasciando cadere il ciuccio.
E’ in quel momento che mi ricordo di quando andavo io a fare la spesa con il passeggino baby-dotato: il sacchetto attaccato ai manici troppo pieno che si rompeva, i corridoi stretti che al mio passaggio implodevano in una cascata di scatolette, il bambino che toccava tutto oppure frignava e io che cercavo di distrarlo con una confezione di caramelle. No, di questo non ho alcuna nostalgia!
Eppure…
Eppure era bello essere una cosa sola, sempre insieme. Era bello incontrare gli sguardi empatici della gente, ascoltare i loro complimenti, ricevere qualche regalino ogni tanto. Le commesse gentili nei negozi, le signore anziane sugli ascensori, il sorriso dei miei figli per cose piccole ma divertenti… Rientrare a casa dopo le commissioni ed osservare in silenzio il mio splendido bambolotto completamente addormentato, il ciuccio che pendeva dalla bocca.
A che età la gente smette di guardare i bambini in quel modo? Sette/otto anni? La mamma di un bebé è sempre accolta con simpatia, quella di un bambino più grande non sempre, anzi l’attenzione è in genere commisurata al livello di casino fatto dal figlio in un luogo pubblico!
Il tempo è passato ed io sono cambiata. Ciò nonostante non posso evitare di rimpiangere certi momenti: quel passeggino spinto nello stesso tragitto casa-panettiere tutte le mattine, il biberon tiepido bevuto sulle mie ginocchia, i giochi sul tappetone, le ore a guardarci negli occhi e riempirci di baci.
Giornata di magone anche per me… Non è solo la nebbia, è anche la sindrome da nido vuoto che mi prende ogni volta alla fine delle vacanze scolastiche! Dura poco, eh. Già da domani conto di impiegare benissimo le mie (neanche tante) ore senza figli, ma oggi anch’io avrei guardato così quel passeggino.
Ciao, MdiMS, buon anno!
Ciao, Mammetta in 3D! Sì, sono momenti. So già che poi le donne manager ci direbbero che abbiamo bisogno di una bella riunione tra adulti, magari alle 6 di sera 🙂
Io invece, pensa, stavo per scrivere un post uguale e contrario. Ieri, forse per la prima volta, io e mia figlia ci siamo fatte una intera giornata di piena e soddisfacente reciproca compagnia. Siamo andate a pranzo fuori, ci siamo divise le mozzarelline fritte, abbiamo passeggiato, guardato le vetrine, ci siamo godute il sole al parco giochi e poi siamo andate al cinema. Aaaah. Me la sono davvero goduta. Il tempo che passa non è sempre un male. E vogliamo parlare del fatto che tornando dalla spesa al supermercato lei non solo non è più un collo ulteriore da trasportare, ma collabora attivamente al trasporto delle buste? Buon anno, cara.
Buon anno a te, Chiara! Sì, anche io avevo nella testa un post come il tuo. E invece il cuore mi ha fatto scrivere quest’altro!
Vabbe’, sei pronta per il terzo, dai.
Me lo fai tu che sei più giovane?
Cavolo lasciamo stare che per fortuna oggi non ho incontrato nessuno fuori dall’asilo avevo un tale magone..
Porta sempre in tasca il fazzoletto!
come ti capisco..
Dai pensa alle notti insonni, alle coliche, alle pappe spruzzate ovunque, ai capricci………
🙂
Ha ragione Chiara-yenibelquis…non èsempre un male il tempo che passa!
Va bene, ritorno acida come al solito. Mi amate di più!
credo che sia tutta una questione di distorsione della memoria. se ti concentri e inizi a pensare a quanto tremende fossero certe situazioni ti godi la spesa in solitudine. io sono reduce proprio oggi dalla spesa al super con i nani e sono devastata. ora come ora sogno il momento in cui uscirò dal tunnel….
Se lo dice un medico deve essere vero!
dopo 5 giorni che è a casa, con l’influenza e la lagna annessa, ti assicuro che è meglio che crescano, così almeno una ha il tempo di farsi la doccia. (:)) (non mi prendete sul serio, in realtà mi lavo.)
un bacio.
Care, ho capito che con questo post ho toppato pesantemente!