Messaggi subliminali
Tutte le sere prima di andare a letto Fagio mi chiede di leggere i "libili", attività che consiste nello sfogliare con impazienza le pagine dei suoi numerosi libretti indicando oggetti, animali e specialmente macchinine in essi raffigurati.
Naturalmente sono contenta del suo acerbo interesse per la lettura e quindi, sull’onda dei miei ricordi infantili di grandissima lettrice, ho riesumato i famosi libri di Richard Scarry, che hanno tenuto compagnia ad uno stuolo di bambini nati negli anni ’70. Per chi non lo sapesse, R.S. è un formidabile disegnatore di micro-storie della quotidianità (spiega com’è andare a scuola, cosa sono i mestieri, come sono fatte le case, aiuta ad imparare a leggere e a contare etc.).
Tutto bene. Senonchè, con gli occhi di oggi, mi accorgo che R. S. è un maschilista dell’età della pietra: la mamma del protagonista (maschio) è sempre raffigurata con una padella in mano, il grembiule e…la crestina! Manco le cameriere la mettono più. Il papà è in giacca e cravatta, seduto a tavola, che aspetta il piatto pieno, con le zampe (essendo coniglio) ben appoggiate sul tavolo, oppure legge il giornale. Ovviamente è lui che insegna a contare al figlioletto. Le bambine si dedicano al cucito, i maschi al collage. La maestra è femmina così come l’infermiera, il dottore è maschio. Le mamme spingono il carrello al supermercato o chiacchierano per strada con i bimbi attaccati alle gonne (lunghe). Voi direte: vabbè, Richard non avrà fatto il ’68, i libri appaiono datati, ma la qualità dei contenuti resta la stessa. Sono d’accordo e difatti li apprezzo ancora oggi, ma non posso fare a meno di interrogarmi sugli stereotipi che queste storie passano proprio al mio figlio maschio, che – per la cronaca – mi vede sempre con la padella in mano.
A dire il vero però, vede anche papà che cuce e rammenda, un papà che si occupa di lui in tutto e per tutto, il che aiuta! Dedicato a extramamma che offre sempre spunti di lettura interessanti.
benvenuta nel mondo delle mamme politically correct! sei solo all’inizio, vedrai man mano che cresce e che aumenteranno le letture, quante altre di queste cose noterai e ti infastidiranno. perché, come dico spesso, non è che tutto quello che è pubblicato deve per forza essere di qualità. con questo nulla tolgo a richard scarry, che ricordo anche io da bambina e ho letto anche ai miei. ma sapessi quante cose mi infastidiscono quando leggo ai miei figli libri che dovrebbero essere educativi.
anche io amavo scarry li conoscevo a memoria!!!!!
ne ho riesumati un paio quando i ragazzi erano piccoli ma nn hanno ottenuto molto entusismo…sai che nn ci avevo mai pensato a vederli in questa ottica???
Grazie della dedica e del complimento! Ti ho pensata proprio oggi: sarà andata al mercato? :-)) mi chiedevo…Noi abbiamo la Bibbia di Richard Scarry, quella che ha dato inizio al periodo mistico di Emma, poi abbiamo letto un paio di “cosa serve questo”,”come funziona quello” un po’ di anni fa. Anch’io non avevo notato, il diffetuccio maschilista, accidenti! Il percorso educativo è sempre più una corsa a ostacoli, per noi mamme superdotate, (hi!hi!hi!). Cosa facciamo? Pensa che una volta ho letto che anche i dvd di Baby Einstein, secondo una ricerca statistica, avevano reso meno svegli i pargoli che l’avevano guardati. Probabilmente una beffa della concorrenza, ma tant’è: il dubbio te lo instillano.
Io sto provando a selezionare le fiabe e a inventarne alcune proprio per cercare di trasmettere messaggi al grande, il piccolo è ancora troppo piccolo. Però mi dico che al di là delle fiabe li aiuta quello che vedono in casa, la complicità tra marito e moglie e tuo marito che cuce vale più di una fiaba.
Ciao vengo da piattini ma ho pensato di risponderti qui, mi sembrava più carino perchè ti leggo spesso ma forse non avevo mai commentato… Monica Vitti ubriaca, eh? Beh, non male… Spero di non averti offeso, quella di Bree era una sensazione molto “di pelle” per il bon ton che traspare dal tuo blog e l’educazione e il garbo con cui scrivi. Su Scarry, che ADORO (adoro guardare i dettagli e cercare cose nuove ogni volta che ne apro uno) avevo notato anch’io (dimentichi inoltre che mamma Gatto fa spesso dei casini alla guida, secondo il più trito degli stereotipi). Delle sue storie apprezzo l’amore per il dettaglio e le sorprese, quello che si può cercare di pagina in pagina. Che sia datato nei contenuti è vero non solo per il maschilismo ma anche per la totale assenza di oggetti quotidiani (il PC, ad esempio!!)
mari
itmom: com’è difficile!
emily: è che anche noi siamo abituate così.
extramamma: certo, martedì al mercato. Avevo anche avuto da ridire con mio marito quel giorno…
renata: verissimo. Anche mia madre si invenventava le fiabe educational con me protagonista!
mari: missà che abbiamo proprio lo stesso libro! Figurati se mi offendo, anzi mi metto a ridere. E poi la foto che ho scelto per il mio profilo è quella della Serial Mom omicida con le forbici in mano (film con Kathleen Turner). Vorrebbe essere una forma di autoironia, ma forse non è così chiaro;))
Ciao! a parte che richard scarry fa parte dei miei ricordi di bambina lettrice e mi hai fatto tornare indietro di parecchi anni (sono convinta che se frugo tra vecchi libri sulle librerie ne trovo anche qualche copia) ma mi è venuto in mente che moltissimi giocattoli destinati ai bambini sottolineano questa differenza “di genere” molto stereotipata, ma al tempo stesso mi dico anche che io sono una donna molto indipendente e certo non aderente a una cultura maschio-predominante, eppure sono cresciuta con molti libricini anni ’70 come quelli di RS (come tante di noi del resto). Questo per dire che c’è sempre modo per noi di raccontare ai nostri fgli una realtà diversa e alternativa o ancora meglio di fargliela vivere in famiglia.
complimenti per il blog!
Francesca