Mangiare troppo gelato e la guerra dei mondi

Mangiare troppo gelato e la guerra dei mondi

E’ inutile. Quando arriva luglio e porto i figli nella casa di vacanza della nonna nel Paese di Lontano Lontano, l’inattività, il consumo forsennato di gelato, la piscina e i giochi dei bambini, ma soprattutto l’assidua frequentazione di pensionati giocatori di carte, mi tira fuori le solite considerazioni filosofiche.
Ne avevo già parlato l’anno scorso (qui), quando mi descrivevo sola nel tentativo di scansare il meteorite che cercava di prenderci in pieno. Quest’anno invece pare che anche le generazioni che ci hanno preceduto si siano accorte che qualche problemino il nostro Bel Paese ce l’ha. Non per altro, è bastata l’IMU sulle seconde case nel Paese di Lontano Lontano per aprire gli occhi (o almeno uno dei due) a un po’ di gente.

Insomma, ognuno di noi trae gioia e motivazione dagli affetti più cari, dalla salute, dagli interessi, dal lavoro (se c’è), però in Italia quando si apre il giornale la mattina verrebbe subito voglia di richiuderlo. Per fortuna qui chiuso il giornale si fa un tuffo in piscina e vada tutto come deve andare.

Stasera, quando finalmente i miei figli sono andati a dormire dopo la visione di una puntata del mitico “Occhi di gatto” (ma ve lo ricordate? Che trama idiota, certo che gli spunti porno-lesbo-soft della cultura giapponese hanno ancora un enorme appeal sulle menti delle bambine di oggi), ho letto questo post di Andrea Stroppa e ho sperato che un giorno i miei figli siano svegli così.

Per caso ne è uscita una conversazione con mia madre.

– Mi spiace, ma la nostra generazione vi odia. – Le ho detto.
– Avete avuto opportunità senza aver studiato, pensioni non commisurate al vostro reddito, un tempo facile in cui non serviva conoscere il mondo e bastava lanciare semi a caso per far crescere un baobab…

Giustamente mia madre, come milioni di altre brave persone come lei, non capisce quale sia la sua colpa.
Io le dico che a votare negli anni ci sono andati loro, che i politici incapaci di guardare al futuro se li sono scelti senza il minimo dubbio, che hanno vissuto – in buona fede – nel qui e ora.
E lei mi dice l’ovvio: che la sua generazione era composta di gente onesta, lavoratrice e schiettamente ignorante, a sua volta figlia di ignoranti. La loro unica preoccupazione era arrivare a fine mese, il posto fisso, permettersi l’acquisto di una casa. Quando le condizioni economiche generali permettevano a questi desideri di realizzarsi, le persone potevano ritenersi soddisfatte e a questo si pensava.
Mi dice che oggi noi siamo più istruiti, consapevoli, informati, che ci poniamo domande.

E’ stato un dialogo sincero e francamente sono contenta anche solo per il fatto che finalmente si sia riusciti a parlare di certe cose senza offendersi, perché i nostri vecchi si offendono quando gli facciamo notare che ci hanno fottuto discretamente bene (pur non avendone avuto l’intenzione).

I miei figli passano delle bellissime giornate, piene di sport, amici, attenzioni di mamma e nonna. A volte, la sera prima di addormentarci, io e Marito ci chiediamo cosa racconteremo loro di questi anni, di come ne saremo usciti, di come abbiamo lavorato per il loro futuro.

Chiudo con una nota simpatica che vuole essere anche di ottimismo.
Oggi mi è accaduto di ascoltare involontariamente una conversazione tra ragazzi undicenni che si stavano presentando l’uno all’altro.
– Io sono appassionato di meccanica e scienze.
– Anche io di scienze e ho appena studiato il principio di Archimede. Guarda, faccio questo tuffo e ti spiego cos’è.
– Bello. Invece a me piace lavorare il legno. Il mio papà mi ha costruito un banchetto da lavoro, a casa.
– Se vuoi, ti insegno il karate.

Ecco, a me questi due sono piaciuti. E quando penso al futuro dell’Italia penso soprattutto ai ragazzi così.

  1. Mammafelice
    Mammafelice07-05-2013

    Ho fatto anche io di recente questo discorso ad ambo le famiglie, e invece loro si sono offesi. Doppiamente colpevoli, secondo me, perché adesso fanno parte di quella schiera di persone di cui sopra che non vuole nemmeno cedere una parte dei privilegi ottenuti. Chissenefrega dei figli e dei nipoti. Io non lo so se ho ancora speranze per il futuro. Ho un’azienda, sono una persona folle. So che siamo arrivati alla fine di tutto, ma ho paura che la fine tardi troppo ad arrivare. Ma so che i giovani stanno crescendo migliori di noi, più istruiti e più scientifici. Alla fine gli toccherà salvare tutti.

    • M di MS
      M di MS07-05-2013

      Non so. Noi siamo attaccati allo sportello dell’ultima navicella spaziale in partenza da Crypton. Poi si vedrà!

  2. mcomemamma
    mcomemamma07-05-2013

    Sono pienamente d’accordo con te, anche io se penso a quanto hanno “mangiato” le generazioni prima di noi e quanto ci sfruttano adesso mi viene veramente nervoso; le riflessioni sui figli sono le stesse…..cosa stiamo costruendo? Stiamo facendo delle scelte con “la vista lunga” al futuro o anche noi cerchiamo disperatamente di tirarci fuori da questa crisi come possiamo e campiamo alla giornata? Anche io sono ottimista, penso che piangersi addosso non serva a nulla se non a farci sprofondare ancora di più! Rimbocchiamoci le maniche, facciamo scelte coraggiose e forse, tra qualche decennio, potremo guardarci indietro fieri di aver costruito qualcosa, nonostante tutto.

    • M di MS
      M di MS07-05-2013

      Noi come famiglie o individui possiamo provare a fare queste scelte coraggiose. Speriamo che le facciano anche quelli che ci governano.

      • tatatatatata
        tatatatatata07-06-2013

        Libertà di pensiero -perchè le generazioni dopo di noi ci odiano?, abbiamo subito torti e vessazioni che oggi ,dove tutto è cosi a norma, neanche vi sognate (perchè chiamereste oggi….telefono azzurro, il 112 o la neuro, servizi che noi non avevamo e manco ci si pensava e per inciso qualcuno ha iniziato a pensarci….la nostra generazione) magari eravamo ignoranti ma abbiamo iniziato a lavorare ben 10 anni prima della vostra generazione, studiando di sera per migliorare e lottare per diritti minimi da acquisire. Non condivido la critica che noi abbiamo contribuito con il nostro voto a sostenere una classe politica ecc.ecc., si abbiamo votato ma dimentichiamo che l’Italia all’epoca era sotto il dominio USA? Votare per cambiare era inutile dall’altra parte, e i morti ammazzati dalle BR?, e l’INFORMAZIONE MANIPOLATA ?? dove li mettiamo.
        Oggi il sistema informativo consente a chiunque di vedere, fare, disfare, o cosi crediamo poi
        scopriamo che siamo tutti spiati, per utilizzare dati che non solo manipoleranno il nostro presente…… ma 1.2.3.4. o oltre generazioni future a venire. E chi o cosa ci dà la garanzia che tutto sia sano o giusto, in ogni parte del mondo.
        Non sò sua mamma, ma io il gelato lo prendevo solo alla domenica….e via andare a piedi, e
        con gioia ricordo quanto eravano contenti di poco.
        Stia serena nella casa della mamma nel paese lontano lontano e abbracci i suoi bimbi ogni
        istante che le passano vicini ora che riesce ancora a prenderli. Buone vacanze a tutti