La paura dei vaccini è endemica come una malattia. Ma si può curare.
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La paura dei vaccini è endemica come una malattia. Ma si può curare.

Ci ho pensato bene prima di scrivere questo post.

Ci ho pensato bene, perché parlare di vaccini è come disquisire di allattamento al seno e latte artificiale: di solito le madri si scannano.

Ma insomma, l’argomento mi colpisce nel profondo e accetto il rischio.

La notizia è che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha chiesto all’Italia un incontro urgente con il nostro Ministro della Salute per capire le ragioni del netto crollo delle vaccinazioni dei bambini in Italia. I dati ufficiali relativi al 2013 certificano un crollo del 10% delle vaccinazioni facoltative entro i due primi anni di vita, con picchi del 25% per le vaccinazioni contro morbillo e rosolia.

Altra notizia recente è che negli Stati Uniti è in atto una sorprendente epidemia di morbillo, pare originata da un focolaio identificato guarda caso proprio a Disneyland, dove bambini e dipendenti non vaccinati si sono ammalati.

Italia, Stati Uniti, due paesi lontanissimi, stesso scenario. Riuscite ad unire i puntini?

La domanda è: perché per un numero sempre più crescente di genitori vaccinare i propri figli è diventato un pericolo da evitare?

E poi: lasciamo perdere se a un genitore può andare bene che il proprio bambino prima o poi si becchi il febbrone a quaranta e le pustole e che si esponga ad eventuali serie complicanze legate al morbillo. Io stessa ho fatto tutte le malattie tranne la scarlattina, sono stata molto male ma son qui a raccontarlo.

Mi chiedo: dove finisce la libertà di un genitore di decidere se vaccinare o no i propri figli senza nuocere alla collettività?

Esistono diverse categorie di persone, anche adulte, che non sono vaccinate per varie cause (tra cui l’età, le allergie, la chemioterapia etc.), e restano esposte al contagio. Chi non vaccina i propri figli evidentemente non ritiene importante che la propria decisione abbia conseguenze sulla vita degli altri, non se ne sente responsabile. Ma sbaglia, perché non  è così.

Se andate a farvi un giro su vari siti che trattano l’argomento vedrete che un po’ dappertutto trovate il genitore di non vaccinato che racconta quanto il figlio sia sano e non si ammali mai. A questa persona vorrei obiettare che – sorry – ma forse non gli è ancora successo (io il morbillo l’ho fatto a 10 anni, per dire) e poi se suo figlio non si è ancora ammalato magari è perché tutti intorno a lui sono vaccinati e quindi ne risulta protetto.

E’ chiaro che i genitori quando si trovano tra le mani un meraviglioso frugoletto si pongono mille domande chiedendosi quale sia il miglior modo per proteggerlo dalle malattie. E’ successo anche a me. Anch’io ho letto su internet storie dell’orrore sui vaccini, sul grande complotto delle multinazionali, sulla presunta (e ampiamente e scientificamente smentita, cliccate qui) relazione con l’autismo.

Ma poi ho cercato di razionalizzare, di non lasciarmi fagocitare dai dubbi di un’informazione non verificabile, che punta a spaventare ed immobilizzare le scelte. Questi vaccini sono inoculati nei bambini da un numero sufficiente di anni affinchè esistano evidenze scientifiche tali da rassicurare i genitori su efficacia ed effetti collaterali.

Però rispetto chi la pensa diversamente se argomenta con  buonsenso.

Un’amica ricercatrice con una formazione scientifica molto solida mi dice di essere dubbiosa in merito al vaccino contro il Papilloma virus per sua figlia di 12 anni. Non lo ritiene fondamentale per svariati motivi che mi spiega nel dettaglio grazie alle sue competenze specifiche. Insomma, mi fa riflettere perchè ne sa più di me.

Quello che io dico a chi non vaccina i figli perché ha letto qualcosa su internet e si è spaventato (tipicamente per storie truci che puntano all’emotività di chi legge, commenti di genitori anti-vaccino che sembrano ultras del calcio) è:

va da un medico preparato e fai due chiacchiere.

Cosa è successo per cui oggi per un numero importante di famiglie il vaccino è il male assoluto? Perché è svanita la fiducia nella scienza e nel lavoro dei medici? Perchè si pensa che le campagne vaccinali per queste malattie debbano per forza nascondere solo interessi economici?

Viviamo in una società in cui le certezze sono crollate così rovinosamente per cui un sito web complottista risulta più credibile di un pediatra o di un Ministero della Salute.

Chiedo: se i miei genitori avessero potuto scegliere di evitarmi il morbillo, la parotite e la pertosse che mi ha devastato l’infanzia, credete che non l’avrebbero fatto?

 

Leggi anche:

Vaccinarsi è necessario, Michael Gerson – The Washington Post

Il calo pauroso delle vaccinazioni

La battaglia di Roald Dahl, l’autore de “La Fabbrica di Cioccolato”

(La foto originale in alto è di †#€ ßΩ∂†M∂И )

  1. rossellaboriosi
    rossellaboriosi02-04-2015

    troppa gente crede nel big pharma, le scie chimiche e il complotto rettiliano-massonico.
    E’ un tema controverso e ti ringrazio per averne parlato. Forse ti ringrazio perché sono d’accordo con te: credo che la scelta di vaccina sia etica, oltre che dettata dal buonsenso.
    Qualche settimana ho trovato in rete la testimonianza (illuminante) di una donna adulta mai vaccinata, che raccontava una storia in prima persona tutt’altro che a lieto fine (era l’Huffington post? controllo)

    • M di MS
      M di MS02-04-2015

      Sì, l’ho letto anch’io!

  2. mammafelice
    mammafelice02-04-2015

    Grazie. Se non fosse chiaro, dico apertamente che sono favorevole ai vaccini, e trovo sconsiderato privarne i figli.

  3. simonaortolan
    simonaortolan02-04-2015

    Ciao Veronica, ho vaccinato mia figlia per tutto e sono una che ancora fa il richiamo dell’antitetanica e hai ragione penso sia anche un modo per proteggere chi i vaccini non può farli. Purtroppo però, vicino a me ho più di un caso di bambini di parenti e amici danneggiati dai vaccini. Sintomi da autismo dopo l’esavalente e pesanti regressioni motorie e di linguaggio dopo l’ MPR. Credo che il problema principale in Italia, e l’insorgere di questo grande schieramento di persone anti-vaccini nasca principalmente da una certa superficialità del sistema sanitario. Perchè ad esempio non rendere obbligatorio uno screening immunologico dai neonati per capire se sono pronti per ricevere un trattamento che non è proprio una passeggiata? Non sempre gli effetti avversi si manifestano su bambini con deficit conclamati. Per Ginevra l’avrei fatto anche a pagamento. Perchè non si dividono e si somministrano in modo meno massivo? Dovrebbe esserci un piano vaccinale personalizzato che tiene conto del bambino e non dei bambini in massa.

    • M di MS
      M di MS02-04-2015

      Su questo posso essere d’accordo, in effetti. Tra l’altro sarebbe l’arma migliore contro la disinformazione e il panico generalizzato.
      Se metto il genitore in condizione di essere veramente informato, non solo firmando un foglio per fargli assumere le sue responsabilità, e se faccio uno screening che magari consente a certi bambini di vaccinarsi più tardi, forse allora ci sarebbe più fiducia anche nelle istituzioni.

  4. Elena Galli
    Elena Galli02-04-2015

    Esattamente quello che penso e su questo argomento ci ho passato tutto il giorno a discutere su facebook…
    E’ una cosa allucinante e non la capisco. COncordo con ogni parola!

  5. MIMMA
    MIMMA02-04-2015

    Anche io sono perplessa. Perchè fermare la scienza…perchè correre certi rischi. Io ho vaccinato mia foglia per tutto!

  6. mammamedico
    mammamedico02-04-2015

    hai scritto un post molto saggio. ho parlato molto di vaccini sul mio blog, ne parlo da mamma e da medico con altre mamme e amiche ma sugli effetti sul singolo, mai sulla comunità. è vero che da mamma il mio primo pensiero è proteggere il mio di bambino, ma il mio bambino è protetto appunto se è protetta la comunità. Per quanto riguarda il più generale discorso su controlli e sanità… bè si apre un vaso di pandora. nella mia città (Milano, non uno sperduto paesino di campagna) hanno da alcuni anni chiuso i consultori pediatrici per mancanza di fondi; i bimbi vengono portati ai consultori vaccinali generici. al consultorio pediatrico era diverso l’ambiente, l’approccio medico-genitore, il “famoso” foglietto di consenso a richiesta veniva spiegato e i dubbi risolti. ora che manca anche solo tutto ciò come si può pensare ad uno screenin immunologico?

  7. Elisabetta Monari
    Elisabetta Monari02-04-2015

    La tabella vaccinale e’ stata sviluppata per proteggere il bambino quando e’ piu’ vulnerabile (la pertosse contratta prima dell’anno puo’ causare ictus nel neonato per esempio), magari la tabella si puo’ dilatare un po’ d’accordo col pediatra, l’ho fatto anche io per i miei bimbi, ma la probabilita’ di effetti devastanti e’ molto piu’ alta per chi contrae la malattia. Ricordiamoci anche che gli effetti collaterali dei vaccini includono TUTTO quello che si presenta in concomitanza della vaccinazione, compreso il raffreddore. I sintomi dell’autismo e il ritardo motorio e intellettuale spesso si notano proprio tra uno e due anni, quando si riceve la seconda dose del MMR e di altri vaccini (ora non ricordo quali e sono troppo pigra per cercarmeli). Sarebbe come dire che se quel giorno fosse piovuto sarebbe stata la pioggia a causare l’autismo? E’ una concomitanza, non una conseguenza accertata. Intanto chi deve contare per forza sull’immunita’ di gruppo rischia la vita.

  8. mcomemamma
    mcomemamma02-04-2015

    Concordo su tutto. Il problema secondo me è creato dal benessere in cui viviamo: se avessimo sperimentato qualche vera epidemia, se patissimo ogni tanto la fame credo che tutte queste manie “salutiste” (parlo anche del boom di vegani / vegetariani a cui assistiamo oggi) ci passerebbero velocemente!
    Mia nonna che ha passato l’adolescenza sotto le bombe non si priverebbe di una fetta di carne per salvare una mucca,e le dò pienamente ragione!
    Se adesso viviamo fino a 80-90 anni lo dobbiamo alla scienza e alla medicina; Non credo affatto che le industrie farmaceutiche si compotino da benefattrici, il loro grosso interesse ce l’hanno e non si fanno scrupoli nell’ottenerlo, però credo che, come giustamente dici tu, anni e anni di somministrazioni in milioni di bambini in tutto il mondo possano rappresentare una casistica affidabile!

  9. Mamma Avvocato
    Mamma Avvocato02-05-2015

    Con me sfondi una porta aperta.
    Avevo esplicitato il mio pensiero in merito qui: http://www.mammavvocato.blogspot.it/2013/02/vaccinosupporto-cercasi.html

    Continuo a pensare ciò che ho scritto.
    Condivido tutte le tue riflessioni e quelle di Elisabetta Monari, che ha commentato sopra.

    Purtroppo, credo che il rifiuto dei vaccini sia anche una moda, un pò come essere vegetariani e vegani perchè gli animali fanno pena, poverini, e poi vestirsi di pelle o pelliccia e tenere un povero cane in un appartamento di 50 mq in città. portandolo fuori giusto dieci minuti mattino e sera.
    Triste dirlo ma non tutti i genitori si informano, non tutti leggono, non tutti pensano davvero al bene dei loro figli.
    E soprattutto, se ne fregano degli altri che non possono vaccinarsi.
    L’egoismo è generalizzato e neppure i genitori ne sono indenni.

    • M di MS
      M di MS02-05-2015

      Alla luce di quanto sto leggendo in giro per la rete in questi giorni, il tuo ragionamento, espresso in tempi non sospetti, dovrebbe essere l’esempio per molti altri genitori!

  10. mammaalcubo
    mammaalcubo02-05-2015

    Anch’io vorrei spezzare una lancia a favore dei vaccini. Non sono medico, e come dici tu anche secondo me la cosa più saggia è farsi consigliare da chi ha le competenze per poterlo fare.
    La mia pediatra ha fatto un incontro sul tema, facendo una carrellata delle malattie infettive e dei rischi che si possono correre con alcune di esse se non ci si sottopone al vaccino (ci ha raccontato ad esempio che ha visto morire un bambino di encefalite, complicanza del morbillo…). Importante è anche far vaccinare il bambino quando sta bene e il suo sistema immunitario è pronto a rispondere con efficacia.
    Il tema è mettere sulla bilancia rischi e benefici in modo oggettivo, e credo che senza la preparazione adeguata nessun genitore lo possa fare in autonomia, solo leggendo da internet o per sentito dire in giro.

  11. M di MS
    M di MS02-05-2015

    Vi allego questo post in cui sono sono state inserite le FAQ OMS. http://www.cosedamamme.it/2015/02/05/10-miti-da-sfatare-sui-vaccini-secondo-loms/
    Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, c’è chi sostiene siano tutte falsità. Ma perchè l’OMS dovrebbe mentire?!
    La vignetta poi è spaziale.

  12. Mike
    Mike02-06-2015

    46 dosi vaccinali somministrate ad un bimbo di pochi mesi di vita sono UN CRIMINE CONTRO L’UMANITA’ ! E’ solo una questione di business !!! quando i genitori lo capiranno sarà troppo tardi.

    • M di MS
      M di MS02-07-2015

      Finalmente è arrivato un commento con le lettere maiuscole e i punti esclamativi. Iniziavo a preoccuparmi 🙂

  13. Anna
    Anna02-07-2015

    Nel tuo post parli di rivolgersi ad un medico preparato per farsi spiegare… Ebbene, il medico a cui mi sono rivolta per mio figlio è anche un docente universitario ed è conosciuto in Italia ed all’estero e, mi spiace deluderti, ma mi ha detto di non vaccinare mio figlio!!! Per il resto, non sapevo che oggi fosse il festival del luogo comune, in ogni caso, complimenti: hai vinto il concorso!!! Ah, un’altra cosa: forse sei tu a non essere molto ben informata: la scarlattina non è una malattia esantematica e si può prendere più volte nel corso della vita!

    • M di MS
      M di MS02-07-2015

      Io continuo ad essere convinta della necessità dei vaccini, ma so che non si possono obbligare i genitori che non ne sono convinti.
      Continuo anche a pormi domande e porle agli altri.
      Noto che la costante di chi non vaccina i figli e legge questo post e altri simili è di prenderla sul personale, senza portare motivazioni scientifiche che sicuramente arricchirebbero la conversazione e – chi lo sa – potrebbero convincere qualcuno.

      • Anna
        Anna02-07-2015

        Risponderei con dati scientifici se il tuo post avesse un taglio scientifco!u esprimi un’opinione e io mi limito a fare lo stesso! Dici che la prendiamo sul personale eh? E come dovremmo prendercela se noi genitori che decidiamo di non vaccinare (e quindi di non fare del male ai nostri figli!!!) se veniamo accusati di danneggiare gli altri, quasi fossimo dei terroristi? Informatevi voi, ma non dai medici che ad ogni vaccinazione guadagnano fior di quattrini!!!

  14. M di MS
    M di MS02-09-2015

    Anna, abbi pazienza, ma il link che mi hai mandato non mi convince del tutto. E non per la qualità del post in questione, ma per il sito da cui arriva.

    Un sito dietro cui sta una casa editrice specializzata in libri, diciamo così, di denuncia sanitaria, che è possibile acquistare dal sito stesso e finanzia convegni inerenti le stesse tematiche dei libri.Tra i titoli “Autisimo. Oltre la disperazione. L’omeopatia ha la risposta”.

    Prima di dire che i medici pro vaccinazioni sono tutti al soldo delle multinazionali ci andrei piano, visto che questo sito di “informazione libera” si basa su interessi economici.

    Comunque, rispetto le tue paure di mamma riguardo ai vaccini, sono comuni e le ho avute anch’io, ma ci vogliono evidenze scientifiche con casi numericamente rilevanti per dire a milioni di genitori di non vaccinare i propri figli.

    Le mie fonti scientifiche sono il pediatra di famiglia, il Ministero della Salute e l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Guarda, ti linko questo vademecum per i genitori che non vaccinano i figli, troverai sicuramente informazioni utili. http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_133_allegato.pdf

  15. viviana
    viviana02-10-2015

    Ciao, anch’io ho fatto fare a mia figlia tutte le vaccinazioni suggerite dal pediatra (oltre ovviamente alle obbligatorie). Nella nostra famiglia non c’è stato mai nessun caso di reazione particolare alle vaccinazioni quindi le affrontiamo con grande serenità. Capisco che un genitore possa essere terrorizzato da certe storie che si sentono, per questo credo che sia importante avere un medico di fiducia con cui parlare e valutare rischi e benefici. Credo però che sia importante anche approfondire il rischio che corriamo quando gran parte della popolazione non fa un vaccino. Io, per esempio, lavoro a contatto con bambini e sono allergica alla maggior parte degli antibiotici. Forse non è del tutto chiaro che alcune malattie, anche mortali o comunque con serie complicanze, non sono scomparse nel senso che gli agenti patogeni che le causano non sono spariti, semplicemente non ci ammaliamo perchè la maggior parte della popolazione è vaccinata.

  16. stef72
    stef7202-12-2015

    porto il nostro esempio: dubbiosi per l’informazione nulla della ped di base (“vanno fatti e basta”, “reazioni in un caso su un milione”, ma senza fornire dati; nessuna info sulla vaccinovigilanza, né sulla necessità di effettuare fino a 16 vaccini in un numero spropositato di inoculi nei primi 13-15 mesi), siamo andati al centro vaccinale di un grande ospedale romano. Il medico vaccinatore, proprio perché eravamo mediamente preparati (alla faccia della moda, il Censis rileva la maggiore preparazione culturale, nonché specifica sul tema, dei genitori obiettori), non ha potuto negare l’incongruenza del piano vaccinale, malattia per malattia, l’esistenza di sostanze (eccipienti, adiuvanti, ecc) tossiche in ogni singolo preparato, la totale assenza di test preventivi (previsti per legge, Corte Costituzionale docet dal 1998). Insomma, per noi si vaccina al buio, e non penso che ce lo possiamo permettere. In caso (raro, anche se meno di quanto si pensi) di reazione avversa, il peso è solo nostro, non della società. Non vedo etica in una pratica fatta senza consapevolezza reale

    • M di MS
      M di MS02-12-2015

      Mi fa piacere che questo post, nato semplicemente dal mio stupore di fronte ai dati del calo vaccinale contro il morbillo, abbia aiutato ad esplicitare alcuni ragionamenti dei genitori che possono essere utili e dovrebbero essere presi in considerazione dal Ministero.

      Per es. valutare l’opportunità di un calendario vaccinale dilatato, oppure test di screening pre-vaccinazione per alcune categorie di bambini.

      Questo potrebbe mettere le famiglie in condizione di decidere più serenamente e non affidarsi in buona fede a siti con informazioni non verificate o legate ad interessi commerciali.

      Resta comunque il problema etico di fondo, non solo lato Stato, come dici tu stef72, ma anche lato famiglie. Cioè il bene particolare che viene giudicato superiore al bene della comunità.

  17. stef72
    stef7202-12-2015

    M di MS, il problema etico rimarrà tale fintanto che i vaccini verranno considerati solo salvifici di per sé, finchè mancherà -da parte di medici e istituzioni- quella informazione completa sul tema, finché saranno negate le reazioni correlate, finché non si farà uno studio serio comparato tra vaccinati e non vaccinati (mai fatto finora perché considerato non etico.. ma si può?), finchè non si fugheranno i dubbi sui conflitti di interesse (il problema esiste anche per i contrari, ma ritengo in misura molto minore, ma parliamone), finchè sarà solo lo Stato a pagare i risarcimenti (ben misera cosa a fronte di un figlio danneggiato) e non anche le case farmaceutiche.. fino a che non si farà chiarezza su questi punti, invocare il problema etico è solo una foglia di fico

  1. Limiti |02-04-15