La bocca della verità
Mamme di plurimi figli.
(anche due bastano)
Ditemi la verità.
Ditemi che con uno dei due andate più d’accordo e con l’altro meno.
Ditemi che uno vi assomiglia maggiormente e con lui vi intendete più facilmente. O anche solo che con uno riuscite a comunicare, talvolta pure litigando, ma che poi alla fine ce la fate ad entrare in contatto, a lavorarci su.
E ditemi che con l’altro invece tutto è sempre più difficile, imprevisto, faticoso nelle cose semplici. Che vi capita di chiedervi: “Perché, cosa ho fatto per meritarmi questo?”.
In una scala dove poca fatica significa “leggero e normale sbattimento” e tanta “continua opera di convincimento con sorriso forzato e lo stomaco che ogni tanto si chiude per l’ansia”, voi, dove state?
Dai, ditemi un po’.
Perché poi una ha la sensazione che il rapporto con questo figlio più complicato non cresca abbastanza e non dia i frutti che il suo amore merita. Perchè una vorrebbe solo essere in armonia con suo figlio, aiutarlo a crescere, nutrirsi dei suoi progressi, stare bene insieme a lui. Perchè una certe volte lo guarda e non lo vede e si chiede dove sia, chi sia.
Mica che poi tra 20 anni lui le possa dire “Mamma, è stata tutta colpa tua”.
Ditemi come fate.
Io vado a stapparmi una birra.
Ciao, due figli anche io, maschi. Si, è faticoso e mi ritrovo nelle tue parole. Si, con uno basta uno sguardo e ci intendiamo, è uguale uguale a me nelle sue reazioni, so come smontarlo, sa come smontarmi. Con l’altro no. L’altro fa la vittima, ha la sindrome di incompreso (cosa che non sopporto), è diversissimo da me oppure talmente simile per certi versi che mi fa male. Il fatto è che mi pare di essere davanti a uno specchio, le mie reazioni sono le sue reazioni, nel bene e soprattutto nel male, ma non ci intendiamo mai e i fraintendimenti sono all’ordine del giorno. Però è anche una questione di carattere! E su quello…
E su quello…
Cmq hai toccato un punto che mi coinvolge: ci sono degli atteggiamenti che noi genitori riteniamo inaccettabili, nel tuo caso (e nel mio) il vittimismo. Sono modi per mettersi al centro dell’attenzione e oltre a dar fastidio ti fanno pensare: là fuori nessuno è tenuto a sopportare uno che fa l’incompreso. E quindi ti preoccupi.
Ma forse questa tipologia di figlio fa l’incompreso solo con mammina sua…
Sì, succede anche a me. E non ho ancora trovato una soluzione, se non pensare che IN OGNI CASO sarà colpa mia, tra 20 anni 🙂
Un abbraccio solidale, e facciamoci una birra insieme!
Grazie, Chiara. Non pensavo che anche tu fossi nel club.
E’ sempre colpa della mamma!
😀
L’unica cosa che puoi fare, in quanto adulta, è prenderti la responsabilità di fare la fatica di avvicinarti a lui, per quello che è, rispettando il fatto che non lo capisci. Mi viene da pensare (ma l’avrò letto da qualche parte) che l’unica cosa che rimane alla fine è la sicurezza che quel genitore c’è, è lì anche se non lo vuoi, anche se non ci vai proprio d’accordo, e ti rispetta per quello che sei.
Sì, il difficile è capire il confine tra quella che è la normale personalità di tuo figlio/a e un atteggiamento che nella vita gli può nuocere e che tu come genitore cerchi di correggere. Accettare è difficile ma necessario. Io spesso mi trovo a pensare che parte dei problemi di Buddy siano semplicemente aspetti “pesanti” del suo carattere.
Oh! ma magari ti capiterà di sentirti dire ( mi è successo, e non credevo alle mie orecchie…) “certo che deve essere stata dura, avevo un caratterino…” Sì, sì, vent’anni dopo, ma è valsa la pena attendere! Buona birra!
E tu? Ti sei arrabbiata o ti sei mostrata in tutta la tu magnanimità? 🙂
eh, cara te.
fai già una domanda che ha dentro la risposta.
spesso si parla di figlio preferito (magari perchè è il primo, perchè è maschio, perchè è femmina, perchè mi somiglia che ne so). e invece la questione è estremamente più semplice. Con uno è tutto FACILE, con l’altro/a (a-a-a- 😀 ) è tutto un incubo.
chi preferisci?
Eh, certo che con uno sei due mi diverto un sacco e con l’altro di meno.
Ma è anche vero che quando vedo negli occhi di quello “difficile” la luce della sua emozione, del suo amore verso di me, mi sembra di toccare il cielo con un dito.
Sfiancante, al momento con due figli su tre e’ sfiancante. Non ho ricette da darti, pure io mi stappo una birra.
Cin cin.
Oddio oddio che domanda. Io adoro i miei figli, mi somigliano in cose diverse, ho pure io il terrore di assecondare le cose sbagliate o al contrario, ignorare i fondamentali. Però sono bambini faticosissimi e crescendo la cosa non migliora. La cosa che mi consola è che con il maschio alfa sui principi siamo d’ accordo, poi lui ha il suo modo di parlarci. Scopriamo che ci dicono cose completamente diverse. Come dici tu, con la mamma si fa più lagna e più il debole e io ci casco un pochino più spesso.
Però posso spezzare una lancia? E basta con il delirio da onnipotenza condito da senso di colpa. Ma gli vogliamo bene, ci sforziamo, sono la cosa più importante della nostra vita, e quanti errori possiamo veramente fare? Ma una botta di libero arbitrio no? Imparano dall’ esempio? E allora diamogli l’ esempio di una vita felice e appagata e poi la loro se la giocano loro, ma stiamo ancora a pensare che quello che facciamo a ogni secondo li può spingere dal lato sbagliato del baratro? No, dai, e un po’ di fiducia, dai, sono i nostri figli in fondo. Quanto male possono finire, anche mettendoci della buona volontà.
(Sono tranquillizzante, vero?)
Tranquilla.
Il mio senso di colpa non riguarda tanto il mio ruolo verso di loro, ma il fatto che in tutta onestà mi capita spesso di voler tagliare la corda!
A me capita sempre di voler tagliare la corda. Esulto quando ho occasioni di lavoro per farlo e quando sono via mi mancano, per ritrovarmi con i capelli ritti il secondo che rimetto piede in casa. Basta eliminare almeno il senso di colpa, quello è in nostro potere per fortuna.
Le mie sono ancora piccole eppure, anche se in maniera molto, molto leggera inizio a sentire questa cosa che descrivi tu. E per la prima volta, ora che sono dall’altra pate, capisco un pò tante cose della mia infanzia……io che mi son sempre considerata la pecora nera….probabilmente era solo questione di carattere, visto che tutti gli altri membri della famiglia erano dello stesso segno zodiacale…..senza credere gli oroscopi penso che 1 pò di caratteristiche simili accomunino le persone nate “sotto lo stesso segno”.
Io ero decisamente diversa.
é difficile ma credo che se uno fa comunque di tutto per andare incontro al proprio figlio…tra 20 anni l’amore speso verrà riconosciuto!
Sai, credo che l’amore noi lo diamo, loro ce lo danno e tutti lo sentiamo. E’ il day-by-day che diventa faticoso, a volte. Io per es. ogni tanto vorrei essere una mamma spontanea, non una mamma che architetta strategie: questi caratterini ti tolgono spontaneità.
una birra virtuale me la bevo pur’io con voi (anche se non mi piace). io sarà strano ma non ho preferenze. soprattutto da quando il piccolo non è più tanto piccolo e quindi si può fare un confronto tra i due. Sono molto diversi, hanno 4 anni di differenza, e certo il grande ha avuto il privilegio di averci tutti per se’ abbastanza a lungo perchè la bilancia penda dalla sua parte. indubbiamente con lui abbiamo vissuto tutte le “prime volte” (nido, materna, elementari, vacanze, scout…e non è finita of course) e quindi i ricordi più commoventi sono legati a lui. Essendo il più grande ha poi una vita sociale sicuramente più intensa che spesso regola le scelte familiari. In questo senso è sicuramente il preferito. Tuttavia da un po’ abbiamo cominciato a dedicare anche al piccolo dei momenti “solo suoi con noi” e abbiamo scoperto che non è più il neonato bonzo di prima: fa discorsi arguti, combatte per le proprie idee, ha le sue passioni. Ma direi che la preferenza accordata all’uno o all’altro dipende da luoghi e momenti. Quando non si azzuffano ovviamente, chè allora non c’è grande o piccolo che tenga, finiscono in castigo entrambi.
In effetti è il figlio primogenito a dettare le tendenze, anche perchè con lui i genitori si divertono a fare le cose da “grandi”. Separare i tempi e gli spazi ha una sua utilità. Per es. la settimana scorsa sono andata al cinema con Buddy, che senza il fratello è stata molto più buona.
questo post me lo sento mio fino in fondo. e anche i sensi di colpa che lo accompagnano. e mi accorgo che questa storia si amplifica crescendo….
Forse si amplifica perchè non hai ancora risolto qualche problemino che ben conosciamo…E cmq sto iniziando a pensare che certe cose saranno sempre così, per tutta la vita, per noi genitori. E forse anche per loro figli. Magari pensano: vado più d’accordo con la mamma, oppure con il papà. E forse non ne fanno un dramma come noi.
Filippo (2 anni) è attaccatissimo a me. Bea (4 anni) è più o meno equidistante… ma il maschietto è proprio particolare: se si sveglia di notte chiama sempre papà (se va la mamma, la manda via e frigna finchè non vado io). Vuole essere cambiato dal papà, vuole la pappa dal papà ecc. Mia moglie ogni tanto vive la cosa non benissimo anche perchè ogni tanto il suo comportamento non è comprensibile. Ma come si fa ad entrare nella testa dei bambini? Che frullerà nel loro cervello? Eppure non ci sono mai stati episodi particolari tali da giustificare reazioni di questo tipo.
La nostra ricetta che lentamente sta portando frutti è quella di rimanere molto uniti.. poi vedremo.
Questo è un episodio emblematico: http://ilmiosuperpapa.blogspot.it/2012/03/piccole-vittorie.html
Benvenuto Superpapà, piacere di conoscerti!
Sai che quando mio figlio era piccolo spesso succedevano episodi simili? Non a 2 anni, ma fino all’anno sì. Io ci rimanevo molto male, però poi i rapporti evolvono. C’è da dire che spesso succede il contrario, cioè che i figli vogliano solo e sempre le madri. E i poveri papà come possono sentirsi?
Non so quale influenza astrale ha colpito la nostra casa, ma in famiglia il più gettonato (soprattutto dal maschietto) sono io… forse perchè alla fine sono un tipico papà di nuova geneazione un po’ meno autirevole dei miei predecessori? O forse più semplicemente perchè i miei figli passano molto più tempo con me? Aspettiamo le evoluzioni del caso! ciao
Con First che somiglia al papà vado molto d’accordo anche perché lui è un bimbo molto buono non mi dà motivo di lamentarmi con Second che é tutto mio padre è una lotta continua da quando si sveglia a quando và a letto perfino la notte rompe le scatole! Santa pazienza 🙂