Girls just wanna have fun!
Sono in banca e più precisamente alla scrivania di un funzionario, nel suo ufficio. Stiamo parlando di soldi, tassi e tasse. Cose brutte.
Ad un certo punto mi squilla il cellulare. E’ la Jolanda.
– Pronto? No, non mi disturbi affatto.
– Sei pronta? Andiamo a Sanremo!
– … Sì, grazie. Dopo ci sentiamo che sono in banca.
Clic. Il cellulare mi sfugge dalle mani e piomba addosso al bancario.
– Scusi! E’ che…vado a Sanremo.
Uno sguardo interrogativo si dipinge sul volto del tipo, che forse tra sé e sé sta calcolando come questo evento possa incidere sul mio profilo di rischio.
Insomma, è così.
Alla soglia dei 40, proprio quando la voglia di divertirti come una ragazza di 15 (!) ritorna prepotentemente, mi si è presentata questa bella occasione.
Mi sposto a Sanremo con la mitica Jolanda per tutta la durata del Festival e insieme cercheremo di essere le vostre inviate, i vostri occhi e le vostre orecchie a caccia di curiosità sui cantanti, i VIP e tutte le notizie che riusciremo a scovare!
Vi aggiorneremo costantemente sui nostri blog, sulla pagina Facebook di P&G dove ogni mattina posteremo le nostre impressioni e i gossip della sera prima, su Pinterest e poi alla sera tutte su Twitter per i commenti in diretta festivaliera!
Preparatevi che vi voglio scatenate e senza peli sulla lingua!
Segnatevi subito il nostro hashtag #mammeasanremo .
Vi segnalo anche altri due appuntamenti:
– Venerdì 17 dalle 13 alle 14 potrete ascoltarmi e chattare su Mamme In Radio durante la puntata di Mamme In_Quiete.
– E poi subito dopo, dalle 15 alle 17 aspettiamo le mamme che vorranno chiacchierare con noi presso il negozio Prenatal di Sanremo (Via Eroi Sanremesi 31).
Eccovi il link al sito del Festival con il programma delle 5 serate e i cantanti in gara.
eccomi!
direi che siete strepitose! buon divertimento:)
Avete notato che fisici?!
Che mamme figaccione ;-)… Grandi, siamo tutte con voi!
Foto favolosa (e natural). Grande avventura, in bocca al lupo!
nei panni della Canalis ci stai benissimo!!! ho già detto a Jolanda che sarà l’unica ragione per seguire almeno un pochino questo evento giusto un po’ stantio!! ci volevate voi! Buona gita scolastica 🙂
Ma grandi!
@ tutti: grazie dell’incoraggiamento, è stato un bel colpo di fortuna! Mi raccomando seguiteci su twitter #mammeasanremo, non vediamo l’ora!
Miticheeeeeeeeeeee!!!!
grande!!! Allora buona gita e speriamo che il feddo ci dia una tregua così riuscirete a godervi il clima della riviera!!!
Quello che vorremmo sapere nei dettagli, ma dopo, eh, con calma, è come si è presentata di preciso l’ occasione, eprchè secondo me c’ `e da farsi due risate anche su quello. O l’ avete detto da qua;lche parte e solo io me la sono persa (no, da facebook pensavo vi stessero facendo uno scherzo con la foto e tutto).
Beh, se ci siete voi allora stasera lo guardo!
Come vi siete trovate?
Le riflessioni sul web le avete seguite? (Lipperatura ad. es.)
Onestamente non guardo la tv -perchè proprio non la abbiamo- ma vedere quelle foto, su Internet, di Morandi che “sistema” il microfonino sullo scollo della valletta e lo sguardo tenero e compiaciuto del comprimario, mi ha fatto davvero male!
Dove è finito “Se non ora, quando”?
Ci siamo trovate benissimo, è stata una gita scolastica irripetibile ma anche un lavoro vero e proprio, quindi il massimo!
Molto stancante, le 3 di notte tutti i giorni, però unico nel suo genere, per gli incontri e le opportunità e anche istruttivo professionalmente.
Discorso donne sul palco: umiliante e vecchio. Diciamo che ci siamo concentrate sull’esperienza sala stampa e le canzoni. Alla fine hanno vinto 3 donne giovani e in gamba, c’è stata Geppi che ha fatto il miglior intervento comico del festival e quindi l’ultima sera è finita meglio di come si è svolto tutto lo show.
Discorso “riflessioni”. Ormai sono abbastanza preparata a queste polemiche, perchè sono periodiche, segno che anche le menti più sagaci devono chiarirsi le idee in merito a marketing e blogger e gradualmente ci stanno arrivando tutte. Poi c’è sempre chi in queste polemiche ci azzuppa per una questione di personal branding e ci offre così la consueta ottima lezione di marketing di se stesso.
Penso di aver partecipato ad un’operazione di pr online a mio giudizio molto garbata: io e Jolanda non abbiamo mai parlato di detersivi nè cercato di vendere alcunché.La mia unica finalità era divertirmi facendo qualcosa che pensavo non potesse mai capitarmi nella vita. Michela l’ha capito benissimo http://mammaeconomia.blogspot.com/2012/02/mammeasanremo-dibattiti-e-un.html .
Con l’occasione dico una cosa (non a te, ma in generale) su cui magari un giorno tornerò in un post e cioè che sono abbastanza stufa di dover dimostrare di essere più integerrima di un food o di un fashion blogger, gente sommersa molto più di una mamma blogger da offerte di pubblicità, regalini e comunicati stampa. Perchè dal blog personale di una mamma ci si deve aspettare necessariamente un rifiuto di certe esperienze? Tutte le volte che ho aderito a queste iniziative l’ho fatto apertamente e aggiungo che anche queste cose fanno parte di me, di come sono e di quello che mi piace.
La leggerezza della gita scolastica era arrivata insieme alla vostra foto con Morandi! 🙂
Però le polemiche/riflessioni mi hanno incuriosita non poco.
Sono digiuna di marketing, il mio lavoro era di un altro tipo.
Però, però… sono talmente contraria a certe sollecitazioni che per dirtene una, qualche anno fa ero addirittura arrivata a “de-brandizzare” la maggior parte dei prodotti che arrivavano in casa. Tipo le tortine, i succhi o le cioccolate che qualche volta davo a merenda all’ex-pargolo. Volevo, voglio, che cerchi di formarsi un gusto personale al di fuori delle pubblicità che nonostante la non-tv gli arrivano quotidianamente.
A presto. Solo sul web! 😉 Sono alla preistoria, niente twitter e niente facebook, non parliamo poi del nuovo pinterest…
Come dico sempre: non e’ certo obbligatorio stare su fb e I social media in generale! Quanto alla lotta contro I marchi la vedo durissima, basta andare in un supermercato per esserne circondati. Piu’ che sul brand lavorerei sui bisogni indotti. Che e’ cmq una lotta.
🙂