Abruzzo, Italia

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Abruzzo, Italia

Ci sono due eventi che per me sono inscindibilmente legati: la morte di mio nonno e il terremoto dell’Irpinia. Lo stesso giorno alla stessa ora. La mattina ci svegliammo, la tv e i giornali parlavano della tragedia che aveva colpito l’Italia e noi, a casa, a Milano, eravamo travolti dal nostro lutto così privato e così insignificante agli occhi del mondo.

Si sono verificati tanti terremoti in tempi più recenti, ma quello di stanotte in Abruzzo mi ha colpito particolarmente. Perché, sembra una banalità, ma quando hai dei figli tutto cambia. E pensi a quelle famiglie, a casa loro, nel loro letto, che vengono svegliate all’improvviso, il cuore che batte all’impazzata, il pensiero che corre subito ai bambini nell’altra stanza. Nemmeno il tempo di capire cosa sta succedendo, bisogna tirarli fuori dai loro lettini, abbracciarli e correre giù in strada. Verso la salvezza, sperando di fare in tempo.

Oggi il mio pensiero va a questi bambini e ai loro genitori.

 

Qui a Milano, la città antisismica per eccellenza, c’è il sole ed è una giornata magnifica. Ma non c’è modo di pensare ad altro: ho appena visto passare per strada numerosi mezzi dei Vigili del Fuoco che trasportano ruspe, scavatrici e uomini. La realtà non è solo quella che esiste all’interno di uno schermo televisivo.

  1. desian
    desian04-06-2009

    per fortuna la realtà siamo noi e i nostri sentimenti. teniamoci pronti se ci fosse bisogno d’aiuto…

  2. emily
    emily04-06-2009

    hai ragione, quando hai figli vedi tutto sotto un’altra prospettiva. l’idea di essere svegliata nel cuore della notte e di pensare ad uscire viva con i ragazzi da una casa che fino a pochi minuti prima rappresentava la salvezza e ora può essere la tua tomba.
    nn riesco a pensarci senza stare male. che tragedia immane

  3. wwmom
    wwmom04-06-2009

    anche da qua lontano, dove i telegiornali non passano questa notizia, dove ti senti sempre troppo lontano…il mio pensiero non può che andare a quelle famiglie.

  4. Igraine
    Igraine04-07-2009

    Coraggio! Mi sto attivando presso la mia azienda per sollecitare una raccolta fondi, spero che chiunque legga faccia lo stesso. Poi c’è la possibilità di donare, qui un elenco associazioni http://kataweb-ilcaso.temi.kataweb.it/2009/04/06/terremoto-in-abruzzo-informazioni-utili/,

    a livello cose da portare so che qui in croce rossa a milano raccolgono vestiti e cibi in scatola, in via pucci
    e poi iniziativa pediatrica qui http://quimamme.leiweb.it/mamma/news/articoli-2009/quimamme-l-abruzzo-20155621712.shtml

    per favore diffondete sui vs blog, grazie

  5. Barbara
    Barbara04-07-2009

    Concordo: quando hai dei figli la prospettiva di valutazione di qualsiasi cosa cambia, cambia in funzione del tuo istinto di protezione. Anche il mio pensiero va a tutte le famiglie che non hanno più una casa dove giocare sereni con i loro bambini…

  6. mammamanga
    mammamanga04-08-2009

    Quando c’è stato il terremoto nell’80 io ero piccolina, avevo 5 anni, ma quei ricordi sono indelebili. Sia per il terrore provocato dal terremotosia per il dispiacere per aver perso la mia nonna materna in quella stessa notte.Ora sono adulta e con una famiglia e penso con maggiore coscienza e dolore a quelle persone che hanno perso la vita ed alle altre che hanno perso tutto.un bacio

  7. valewanda
    valewanda04-09-2009

    sì, cara m di Ms, io come te… vorrei fare molto, molto di più…